Non sottolineo ulteriormente la singolarità di questa Messa, quanto piuttosto la vivo con voi alla maniera dei due discepoli sulla strada per Emmaus, ai quali il cuore arde perché Gesù aprì a loro l’intelligenza delle Scritture, spiegando tutto quello che in esse si riferiva a lui. Come loro, noi conversiamo (il testo greco usa il verbo ὁμιλεῖν) su quanto è accaduto in questi mesi e sul come leggere il messaggio divino per la chiesa e per il mondo. Iniziai con voi questa conversazione al mattino del Giovedì Santo; l’abbiamo continuato a telefono e in alcuni incontri tenuti su piattaforma digitale. Oggi assumiamo un primo sguardo prospettico, che ci lancia oltre i tempi di quaresima e di pasqua verso il tempo ordinario, che speriamo divenga ordinario anche nella vita sociale.