Direttorio Liturgico Pastorale

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PRESENTAZIONE

La Chiesa “sa bene che la sua liturgia (…) vive di fede e nutre la fede, canta la speranza e suscita la speranza, celebra la carità e fa crescere la carità” (Nota pastorale della Commissione episcopale per la liturgia, Il rinnovamento liturgico in Italia, 22). La liturgia, infatti, anche se “non esaurisce l’attività della Chiesa (…), è il culmine verso cui tende la (sua) azione (…) e, insieme, la fonte da cui promanano tutte le sue energie” (SC 9-10).
Il Concilio Vaticano II e la grande riforma liturgica postconciliare hanno introdotto notevoli cambiamenti, anche con l’intento di favorire una piena, attiva e comunitaria partecipazione dei fedeli alle celebrazioni. Sono state elaborate le Premesse ai singoli libri liturgici, che indicano i principi teologici e pastorali ai quali ci si è ispirati nella revisione dei testi e che offrono i criteri interpretativi e normativi per una loro corretta comprensione ed applicazione.
Abbiamo pertanto a disposizione un ricco patrimonio, che chiede di essere valorizzato ancora di più.
Si è avvertita, tuttavia, l’esigenza di uno strumento “agile”, che contenga in modo organico alcuni principi e alcune nonne liturgico-pastorali, allo scopo di facilitarne la consultazione e l’attuazione. È nato così questo Direttorio.
Esso non intende assolutamente sostituire le Premesse ai libri liturgici o gli altri documenti, sia universali che particolari, anzi ad essi volutamente ed esplicitamente rimanda per una più completa conoscenza delle nonne e del loro significato.
Nella “selezione” dei principi e delle nonne, talvolta riportati “ad litteram” talvolta liberamente ma fedelmente, si è tenuto conto della situazione della nostra Chiesa particolare e del prezioso contributo offerto negli incontri zonali e nelle assemblee di clero. Ho voluto, infine, ascoltare in seduta comune il parere del consiglio episcopale, dei vicari foranei, dei direttori dell’ufficio catechistico, dell’ufficio liturgico e dell’ufficio della famiglia.
Ringrazio sentitamente, anche a nome della comunità diocesana, quanti hanno validamente contribuito alla elaborazione e stesura di questo Direttorio, che affido a tutte le comunità e in particolare agli operatori pastorali e liturgici.
Con l’augurio che le nostre celebrazioni manifestino e nutrano la fede, la speranza e l’amore, rendano più pura e concorde la lode a Dio e favoriscano la santificazione degli uomini e la loro crescita come popolo adunato nell’unità del Padre, del Figlio e dello Spirito santo, vi benedico di cuore.

Acireale, 29 novembre 1992, prima domenica di avvento.

+ Giuseppe Malandrino
vescovo

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