Pochi giorni fa abbiamo celebrato insieme la solennità di San Giuseppe meditando la pagina evangelica di Matteo. L’evangelista Matteo privilegia Giuseppe nello straordinario evento dell’Annunciazione del Signore, mettendo in risalto come Giuseppe vive e come viene introdotto nel mistero dell’incarnazione di Gesù in Maria.
Annotavo come essenzialmente Giuseppe rimane fuori dall’intimità di questo mistero, un po’ esterno; a lui viene raccontato e spiegato quel che succede, che cosa in realtà è successo perché egli è un po’ fuori e un po’ fuori rimarrà, ed egli è chiamato ad essere il custode di questo mistero. Svolgerà a pieno, in maniera straordinaria, la sua missione e via via la sua figura si dileguerà nelle pagine evangeliche; probabilmente l’ultima volta che lo sentiamo citare è nell’episodio dei dodici anni, proprio perché a dodici anni Gesù è ormai introdotto pienamente nella vita giuridica, civile e religiosa del mondo ebraico; è per così dire introdotto alla legge e dunque alla maggiorità dell’ebraismo e della società ebraica.