Il vescovo Raspanti: “I giovani necessitano di essere ascoltati: È emerso chiaramente che i giovani hanno bisogno di essere ascoltati e guidati, affinché possano contribuire in modo significativo al futuro della democrazia e della società”
——————————
𝐒𝐞𝐭𝐭𝐢𝐦𝐚𝐧𝐚 𝐬𝐨𝐜𝐢𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐞𝐢 𝐜𝐚𝐭𝐭𝐨𝐥𝐢𝐜𝐢 La cinquantesima settimana sociale dei cattolici in Italia, dal tema “Al cuore della Democrazia”, ha offerto numerose iniziative, promuovendo la democrazia e la partecipazione attraverso relazioni, laboratori ed eventi pubblici. I risultati saranno elaborati e integrati nei cammini diocesani. Ringraziamenti sono rivolti al Comitato Nazionale e alla Conferenza Episcopale Italiana per l’organizzazione. Domani l’incontro con il Papa.
—————————–
Le parole del vescovo Raspanti
Stiamo per concludere la cinquantesima settimana sociale dei cattolici in Italia. Sono stati giorni pieni di iniziative di tutti i tipi, cioè dalle relazioni, al tanto tempo dei laboratori, i gruppi di studio che ci sono stati concessi per ascoltarci, proporre, tirare fuori idee, dibattere nelle piazze della democrazia, cioè degli eventi pubblici che hanno coinvolto anche tutti i cittadini che volevano, chi arrivava da fuori, non solo i delegati delle diocesi, i concerti la sera, alle opere d’arte messe in evidenza, alle buone pratiche negli stand che tantissime diocesi hanno portato.
La democrazia, la partecipazione, è qualcosa di cui prendiamo sempre più consapevolezza, che non si trasmette quasi automaticamente, ma è necessario coltivarla, è necessario educarsi ad essa, è necessario curarla come si fa con i piccoli che si fanno crescere lentamente e si portano a maturazione. Quindi soprattutto i giovani hanno bisogno maggiormente di essere ascoltati e rieducati a qualche cosa che magari noi abbiamo ricevuto decenni fa dai nostri genitori che hanno creato in Italia la democrazia repubblicana.
Tutto questo, oggi, appunto deve passare veramente di generazione in generazione, da cuore a cuore, da mente a mente, da fratello a sorella. Tutto ciò ci impegna come cattolici, perché abbiamo a cuore la cittadinanza, abbiamo a cuore le sorti dei territori che abitiamo, delle città nelle quali viviamo.
Il Comitato, aspettando ancora la parola del Santo Padre domani, sta raccogliendo tutto l’enorme materiale che è venuto fuori da questi 3-4 giorni, lo rielaborerà e ce lo riconsegnerà in settembre prossimo. Da quel momento i cammini diocesani cercheranno di appropriarsi, lo faremo anche noi per la nostra diocesi, forse anche per la nostra regione siciliana. Raccoglieremo questi risultati e insieme discuteremo, dibatteremo, cercheremo di capire in che misura potremo far frutto e tesoro delle cose, delle idee che abbiamo qui dibattuto, delle cose che abbiamo imparato, dagli scambi, dalla fraternità, dagli incontri con gli altri, dalle cose sentite.
Comunque è una grande esperienza dalla quale ringrazio il Comitato Nazionale, la Conferenza Episcopale Italiana e poi tutti quelli che hanno partecipato ai lavori e alla buona riuscita.
_________
👉🏻 Quarta giornata di incontri e confronti ➡️ Trieste 6 luglio 2024 CEI – Conferenza Episcopale Italiana