“Dare voce ai silenzi: inclusione, equità e nuove prospettive per l’autismo e le neurodiversità”
Articolo di Chiara Costanzo
Lunedì 20 Novembre si è tenuta nel caratteristico scenario del Presepe Settecentesco di Acireale la manifestazione “Dare voce ai silenzi: inclusione, equità e nuove prospettive per l’autismo e le neurodiversità”.
L’incontro, patrocinato dal Comune di Acireale, è stato fortemente voluto nella giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Ospiti d’eccezione si sono alternati tra le testimonianze puntuali e arricchenti.
I saluti iniziali affidati a mons. Giovanni Mammino, direttore del Museo Diocesano. Egli ha invitato i presenti ad accogliere sempre il dono della vita, anche quando ha intrinseco delle difficoltà che però non tolgono valore all’esistenza. Anche nella vita più complicata, ricorda don Mammino, è presente la scintilla divina che rende figli di un Amore più grande.
Presente anche la dottoressa Valentina Pulvirenti, vicesindaco del comune di Acireale, che confrontando alcuni dati ha sottolineato l’aumento di minori in condizione di disabilità nel distretto acese. Moderatrice dell’incontro la giornalista Valeria Maglia.
Ha preso parte alla serata il parlamentare Davide Faraone, presidente della Fondazione Italiana Autismo. Egli ha coniugato autismo e neurodiversità utilizzando il termine inclusione a cui restituisce, in questo modo, il valore di aggregatore sociale. Si scarta così l’ormai obsoleta idea emarginante con cui la povertà culturale ha condannato intere famiglie per decenni.
Sono intervenuti al dibattito anche il professor Nanni Presti, psicoterapeuta, il dottor Daniele Lombardo, CEO e Founder di RoboMate e il professor Luigi Mazzone, coi quali è stato possibile confrontarsi sui temi delle innovazioni scientifiche e delle neurodiversità da un punto di vista medico, oltre che sociale e familiare.
Invitato d’eccezione a questo incontro il robottino NAO. Dalle sembianze umanoidi il robot si rivela molto utile nel campo scolastico quanto in quello terapeutico. Consente infatti di ampliare le capacità comunicative e di sviluppare negli utenti la capacità di trovare soluzioni creative. Inoltre, adeguatamente programmato, favorisce i training delle competenze e stimola le autonomie in soggetti altrimenti deficitari. Attraverso pratiche di “learn by doing” si rivela uno strumento essenziale per attirare l’attenzione delle persone autistiche e insegnare loro tramite l’imitazione semplici pratiche quotidiane.
Le idee condivise durante la conferenza hanno prodotto un intenso dibattito. In quest’occasione si è potuto, inoltre, riscoprire il valore del Presepe settecentesco non solo come bene artistico, ma anche come polo culturale. Un’accezione nuova per un luogo tanto amato dagli acesi che si mostra pronto ad ospitare incontri, concerti e manifestazioni.