IL CORPO APERTO E SPEZZATO DI GESU’ CI FA ENTRARE NEL SUO INSONDABILE AMORE DA VIVERE NEL MONDO
- Si ringrazia Guido Leonardi per il testo
- Foto di Spampinato (Acireale)
La meditazione del vescovo Antonino Raspanti:
“Ancora una volta, con affetto, ci stringiamo nella bella piazza della nostra città attorno ai simulacri del Cristo Morto, dell’Addolorata e di San Giovanni Evangelista, simboli centrali della fede cristiana. Gesù è entrato nella morte, ora oscura, che noi stessi fatichiamo a capire, perchè si ripete ancora oggi nella vita, nelle ingiustizie, nelle violenze, nelle morti, nelle guerre e nelle malattie che colpiscono il mondo e tutti noi.
Facciamo fatica a capire, abbiamo detto, ma il Cristo non si è sottotratto, non ha – per così dire – vissuto la sua beatitudine in cielo lasciandoci soli in questa Terra a patire. È entrato in quest’oscurità, che è un insieme di male, tradimenti, amori distrutti, vite stroncate, giustizie derise e schernite. Infatti Lui nella vita terrena ha subito e patito tutto questo.
Gesù non si è sottratto da noi e non si è ritirato nei cieli, così come si credeva facessero gli dei. Lui si è aperto verso l’umanità, non solo nella mente e nella disposizione del cuore, ma anche nelle sue ferite, che noi vediamo nel suo corpo spezzato che esprime la salvezza, il calore, la guarigione dei nostri corpi, delle nostre anime e menti.
Anche se dubitiamo, non capiamo e ci dibattiamo nelle nostre problematiche, talvolta rimaniamo chiusi in maniera egocentrica dentro i nostri problemi e non ci accorgiamo di quelli degli altri. A Pasqua, tuttavia, siamo qui, vogliamo essere qui e desideriamo accogliere questo fiume di vita che proviene dalla sua morte.
Vogliamo probabilmente promettergli di non rimanere completamente chiusi e di aprire il nostro cuore e la nostra vita. Perché questo accada chiediamo l’intercessione di Sua Madre, che conosce e insegna, che patisce e compatisce assieme al Figlio. Lei accetta fino in fondo un compito, una missione che le ha spezzato e trafitto anche il suo cuore. Vogliamo chiedere aiuto a Lei perché ci faccia capire l’amore di Gesù ed entrare in questo straordinario sacrificio di amore.
Sentiamo parlare ogni giorno di amore, nelle canzoni, nei film, nei messaggi e nelle frasi, ma ci sfugge la profondità che in Cristo troviamo. Domandiamo, quindi, a Maria di farci accedere in questo abissale e insondabile amore di Cristo.
AVE MARIA – Chiedo la benedizione non solo su voi presenti ma sulle famiglie, su quelli che in questo momento sono in ospedale, in carcere, su quelli che hanno paura, sugli anziani e su coloro che sono rimasti soli a casa. Su tutti porti conforto, fiducia e speranza”. – BENEDIZIONE