
Giovedì 10 novembre, alle ore 17.30, si terrà nei locali dell’istituto San Luigi di Acireale la presentazione del testo “Versi di Pace”, edito dalla Voce dell’Jonio.
“Versi di pace” è il titolo dell’iniziativa lanciata per contribuire a formare coscienze che aborriscono la guerra e cercano e vivono, ad ogni livello, appunto, la pace.
E come, due anni fa, con “Non vedo l’ora” lanciata allorquando l’Italia dovette chiudersi in casa e privarsi dei contatti interpersonali a motivo dell’emergenza pandemica, anche quest’iniziativa è stata rivolta ai poeti, riconosciuti come tali perché noti e/o autori di pubblicazioni, ma anche a quanti per la prima volta hanno seguito le orme della musa Calliope. Si sono raccolti testi ispirati ai tragici momenti che vive il mondo, e soprattutto l’Europa e l’Ucraina in particolare.
Come è nata l’idea ce lo spiega il direttore de “La Voce dell’Jonio”, Giuseppe Vecchio: “Dinanzi alla guerra si resta sgomenti, inebetiti, sconcertati, senza parole, combattuti tra la voglia di contrapporsi in qualche modo, rischiando magari di appoggiare reazioni belliche e il desiderio profondo di pace che porta a scatenare la solidarietà e tutte le sue manifestazioni mentre i credenti elevano le loro preghiere. Sempre distinguendo chiaramente i ruoli di attaccante (la Russia) e attaccato (l’Ucraina), carnefice e vittima, distinguendo anche la responsabilità di chi decide e di chi subisce l’ordine bellico perché spesso non ne può fare a meno”.
“Quanti ci occupiamo di cultura e operiamo per il Bene comune – osserva il giornalista – qualcosa di particolare possiamo e dobbiamo farla, anzi di più: costruire le premesse per relazioni umane sane, che formano coscienze capaci di tenere lontani sentimenti di odio, razzismo, sopraffazione e costruire un mondo migliore, nel quale la guerra venga bandita e ogni persona si riconosca e rispetti l’altra senza alcuna preclusione”.
“Anche questa volta – conclude Giuseppe Vecchio – vorremmo rivolgerci direttamente a quanti sanno interpretare la realtà con la sensibilità del poeta e ci affidano i frutti delle loro riflessioni per rilanciarli e sottoporli alla comunità tutta”.
Quindi non poesie di guerra ma, appunto, versi di pace.
“La Voce dell’Jonio”, che non ha fini di lucro, è un’associazione di volontari al servizio della Chiesa locale e della gente ed opera sul territorio; da diversi anni è attiva in campo culturale, oltre che con la testata online www.vdj.it (che fa parte della Fisc, la grande famiglia dei giornali diocesani italiani), con la pubblicazione di libri e la promozione e l’organizzazione di eventi culturali e formativi, anche per i giornalisti. Non per niente il suo motto è tuttora “informare per formare”, dettato a suo tempo dal fondatore Orazio Vecchio.