“GETTARE IL SEME DELL’INCLUSIONE PER RACCOGLIERE IL FRUTTO DELL’ACCOGLIENZA E DELLA PARTECIPAZIONE”
Articolo di Gisella Di Giovanni, catechista parrocchia Santa Maria della Consolazione – Aci Catena
Nel centro convegni “Anderhub” dell’Aias, sez. di Acireale, sabato 17 settembre 2022 si è tenuto l’incontro sul tema “Le persone con disabilità: opportunità o inciampo?”, relatrice Sr. Veronica Donatello, Responsabile del Servizio della Pastorale delle persone con disabilità della CEI (Conferenza Episcopale Italiana).
Il convegno è stato organizzato dall’AIAS insieme all’Ufficio Catechistico, guidato da don Carmelo Sciuto, al Servizio per la Pastorale Giovanile e al CO.OR.D.A (Coordinamento Oratori della diocesi di Acireale), con il responsabile don Orazio Sciacca.
L’incontro ha avuto inizio con uno spettacolo dell’Associazione Guardastelle, messo in scena dai ragazzi con disabilità . E’ stato evidenziato quanto la diversità unisca perchè chiunque con le proprie capacità può contribuire ad arricchire la vita sociale e quindi, come ha affermato Sr. Veronica, “la Chiesa ha il compito di porre attenzione e prestare assistenza ai soggetti disabili”. Infatti, in ogni comunità parrocchiale, che è chiamata ad essere una casa accogliente ed ospitale, ci si prepara insieme a ricevere i sacramenti e, con gli strumenti e la corretta formazione, si è invitati a partecipare alle celebrazioni, agli oratori e alle attività pastorali, nessuno escluso.
Quest’incontro è stato per i presenti un “input” per gettare il seme dell’inclusione che, se curato amorevolmente, può portare buoni frutti di accoglienza e partecipazione. Questo è il tempo di agire: si abbattano le barriere, soprattutto quelle mentali. L’altro va accolto, si è tutti uguali agli occhi Dio.
Le persone con disabilità, inoltre, vanno accompagnate nella vita, perchè anche loro hanno il diritto a partecipare attivamente a ciò che succede nella società. Questo vuol dire, quindi, costruire una società che non tratta diversamente chi ha una disabilità.
“Voglia il cielo che alla fine non ci siano più gli altri ma solo noi “, questo è l’augurio che si può fare in questo preciso momento storico della “ripartenza” in un mondo che possa includere tutti e nessuno “tagliato fuori”.