Il Venerdì Santo, come ogni anno, la Chiesa è chiamata a compiere un gesto di carità e di solidarietà verso i fratelli che vivono nella Terra Santa, attraverso una speciale Colletta.
La Colletta del Venerdì Santo, che quest’anno si celebra il 14 aprile, è uno degli strumenti che la Chiesa adotta per stare al fianco delle comunità ecclesiali del Medio Oriente che continua a vivere nell’instabilità e tensione. La Colletta del Venerdì Santo, detta anche Pro Terra Santa, infatti è una delle raccolte obbligatorie che viene svolta a favore delle opere e necessità della Terra Santa. Essa nasce dalla volontà dei papi di mantenere forte il legame tra i Cristiani del mondo e i Luoghi Santi. Edificare la Chiesa di Terra Santa, nei suoi edifici di culto e nelle sue “pietre vive”, è una responsabilità di tutte le Chiese particolari della cristianità.
È importante infatti sostenere i luoghi dove Gesù ha vissuto anche attraverso la realtà geografica è possibile “ascoltare” la sua voce e suscitare la fede. Inoltre, la sfida più grande, è rispondere alle urgenze della gente che chiede solidarietà e aiuto, attraverso il coordinamento delle opere caritative della Chiesa nel Paese. L’instancabile preghiera e l’opera delle persone di buona volontà di tutto il mondo contribuiscono a sostenere famiglie in difficoltà, giovani in cerca del loro futuro, l’assistenza ai rifugiati e sfollati, la formazione dei sacerdoti, religiosi e la conservazione dei luoghi Santi.
Le offerte raccolte dalle parrocchie e dai Vescovi vengono trasmesse alla Custodia di Terra Santa. I territori che beneficiano sotto diverse forme di un sostegno proveniente dalla Colletta sono i seguenti: Gerusalemme, Palestina, Israele, Giordania, Cipro, Siria, Libano, Egitto, Etiopia, Eritrea, Turchia, Iran e Iraq.