La Caritas Diocesana Acireale, lunedì 7 marzo , incontrerà il Prefetto di Catania per comprendere come avviare le azioni di accoglienza nel territorio diocesano.
In Italia sono migliaia gli arrivi finora gestiti nei contesti locali e ci si prepara ad arrivi più considerevoli. L’Unione Europea stima – secondo quanto riferito dal ministro Lamorgese dopo la riunione del Consiglio UE per gli affari interni del 3-4 marzo- che le persone in fuga potranno essere fino a otto milioni.
Caritas Italiana avvierà lunedì 7 marzo un monitoraggio puntuale circa la situazione dell’accoglienza sui territori per predisporre il sostegno economico necessario per le Caritas diocesane, soprattutto per quelle che hanno attivato accoglienze al di fuori del circuito istituzionale.
Si sta definendo in queste ore il quadro delle responsabilità istituzionali con l’ingresso della Protezione Civile nella gestione dell’emergenza e un ruolo centrale delle Regioni e Province Autonome. Caritas Italiana rimane in continuo contatto con le autorità nazionali anche nella definizione di possibili corridoi umanitari di ingresso per cittadini ucraini che al momento sono bloccati alle frontiere dell’Unione europea.
Lunedì 7 marzo, insieme alla scheda di monitoraggio, saranno inviati nuovi aggiornamenti sui vari aspetti collegati all’ingresso e all’accoglienza dei profughi in Italia. La Caritas Diocesana Acireale, sempre nel pomeriggio di lunedì, incontrerà il Prefetto di Catania per comprendere come avviare le azioni di accoglienza nel territorio diocesano.
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