“La Madre del Cielo è segno della prossimità di Dio che si prende cura del suo popolo ammalato e sofferente”
Lo scorso anno mons. Antonino Raspanti, vescovo di Acireale, in pieno tempo di confinamento, consacrò la Diocesi al Cuore Immacolato di Maria nella Solennità dell’Annunciazione del Signore.
L’atto di consacrazione nacque inizialmente dal desiderio del vescovo di accogliere Maria come Madre nella vita diocesana per stabilire con Lei un rapporto filiale. In seguito, l’evolversi della triste situazione, a motivo della diffusione del Covid-19, ha sollecitato mons. Raspanti e la comunità intera a trovare nel cuore della Madre, conforto, sostegno e fiduciosa speranza.
Quest’anno giovedì 25 marzo nella celebrazione eucaristica alle ore 18.30, nella Basilica Cattedrale, il Vescovo rinnoverà la Consacrazione della diocesi alla Beata Vergine Maria Annunziata, titolare della stessa Basilica. Allo stesso modo faranno le singole parrocchie nel contesto della solennità mariana. Durante la Santa Messa, inoltre, il pastore acese ammetterà tra i candidati all’Ordine Sacro del diaconato e del presbiterato il giovane Mattia Scuto, alunno del Seminario vescovile di Acireale
“I sacerdoti ed i fedeli della diocesi – dichiara il vescovo A. Raspanti – sono invitati ad unirsi nuovamente a me in questo atto di devozione. Il tempo emergenziale che stiamo vivendo da oltre un anno non ci ha risparmiato morte, sofferenza e paura, accentuando l’incertezza sul futuro. La Madre del Cielo è segno della prossimità di Dio che si prende cura del suo popolo ammalato e sofferente; affidarsi alla Vergine Maria è essere certi che Lei con la sua intercessione ci fa incontrare il suo Figlio Gesù che dà coraggio e forza per affrontare le sfide che la vita presenta. Invoco su di voi la mia pastorale benedizione, augurando a tutti ogni bene”.
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