articolo di Rossella Greco
Sono iniziati all’alba del 20 febbraio i festeggiamenti per il ringraziamento a San Filippo d’Agira.
Alle 6.30 un festoso scampanio ha annunciato il poco tempo rimasto ai devoti prima di riabbracciare il Santo Patrono, che il 20 febbraio del 1818 protesse gli abitanti di Aci san Filippo da un terremoto, devastante per tutto il circondario. Sono state un susseguirsi di Messe ad animare la festa e permettere ai fedeli di venerare il Santo tutto il giorno.
Le onorificenze al Santo esorcista sono iniziate con la prima Messa presieduta da don Roberto Strano, prevosto parroco della Basilica di Aci San Filippo, seguite dalla svelata del Simulacro e traslazione sull’altare maggiore.
Alle 8.30 don Vincenzo Repici, parroco della parrocchia San Carlo Borromeo in Principina Terra, facente parte della diocesi di Grosseto, predicatore del triduo, ha concluso la sua visita con una celebrazione eucaristica.
Le successive messe della mattinata, presiedute da don Andrea Grasso, vicario parrocchiale delle Parrocchie di “San Giacomo e Santa Maria della Consolazione” di Acicatena e da don Arturo Grasso, vicario parrocchiale di Aci san Filippo, hanno visto la partecipazione di fedeli e degli alunni delle scuole del paese, con i quali si è riflettuto sulla vita del Santo taumaturgo ed esorcista, che compì prodigi e miracoli in tutta la Sicilia.
Nel pomeriggio, alle 17.30, è stato don Orazio Tornabene, ritornando nella sua parrocchia d’origine, a celebrare l’Eucaristia.
Don Dario Pavone proveniente dalla Parrocchia di San Filippo D’Agira, di piazza Armerina, accompagnato da una delegazione di devoti, ha concluso le celebrazioni con la Messa Solenne delle 19.00. Presenti, inoltre, le autorità civili e militari e fedeli provenienti da Calatabiano.
“Le due comunità – spiega il sacerdote – sono accomunate dalla devozione per lo stesso Santo che nel nome del Figlio unigenito Gesù Cristo, ha risanato e guarito le anime di quanti recandosi da lui, ottenevano protezione da ogni pericolo. Per questo Filippo è modello di Santità da imitare e seguire”.
Per tutta la giornata, lo staff del Museo Verticale di Arte Sacra “Benedetto XVI”, ubicato all’interno della Basilica, ha curato l’interessante iniziativa per gli amanti della fotografia.
E’ stato proposto un Photo Contest, che vedrà un vincitore nel mese di maggio, per immortalare interno ed esterno della Basilica, la Torre Campanaria e particolari della stessa festa.
I festeggiamenti si sono conclusi con una breve processione del Santo intorno alla Basilica e tradizionale fermata davanti la sede dell’Azione Cattolica Parrocchiale per l’omaggio floreale.
I devoti di San Filippo dovranno aspettare il 12 maggio per rivedere il loro amato Patrono.