Visita inaspettata per i fedeli della chiesa di Santa Venera al Pozzo
articolo di Rossella Greco
Domenica 9 febbraio 2020, quinta del tempo ordinario, è stato il vescovo della Diocesi di Acireale, mons. Antonino Raspanti, a celebrare la Santa Messa nella piccola chiesa all’interno del Parco Archeologico di Santa Venera al Pozzo in Aci San Filippo, luogo che attesta il culto più antico della Santa patrona acese. Qui Santa Venera sarebbe stata martirizzata e il suo capo gettato nel pozzo avrebbe reso miracolosa l’acqua, che ancora oggi vi scorre nel sottosuolo.
Il Martirio di Santa Venera, spunto per l’omelia, ben si è prestato a fare da filo conduttore con le letture ed il Vangelo del giorno.
“Come Cristo crocifisso è stato un martire, così lo sono stati alcuni santi e noi come loro – afferma mons. Raspanti – siamo chiamati a testimoniare la nostra fede in Cristo attraverso opere di giustizia e misericordia, che rimarginano le ferite del nostro egoismo e ci rendono sale della Terra e luce del Mondo”.
“La nostra vita sia incisa nella sapienza della Croce e non in quella del Mondo – continua il vescovo – senza sopraffazione sui più deboli, senza violenze, senza contrapposizioni, ma con la volontà di andare oltre, raggiungere obiettivi di pace e fratellanza poiché ogni violenza non ha mai una giustificazione. La nostra esistenza è incisiva ed efficace se viviamo fino in fondo l’identificazione con Gesù Cristo, senza inseguire ideali fantasiosi. E questo nostro vivere – conclude il vescovo – diventa testimonianza ed esempio per le generazioni future”.
Questa è la via che Gesù continua ad indicarci per essere uomini di “sapore” e di “luce”, regali di Dio per aver scelto di essergli rimasti fedeli.