Percorsi condivisi di Legalità

13/01/2020 - Sala Stampa - Comune di Acireale - ore 16.00

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Scarica la Locandina_Percorsi condivisi di legalità 2020

L’ufficio per la pastorale sociale della diocesi di Acireale guidato da don Marcello Pulvirenti, informa che Lunedì 13 gennaio 2020 dalle ore 16 alle ore 19, all’interno dell’iniziativa “Percorsi condivisi di legalità, avrà luogo nella SALA STAMPA del PALAZZO DI CITTA’ del comune di ACIREALE, con ingresso da Via Lancaster, un incontro di formazione per docenti, educatori e formatori, per educare alla legalità attraverso l’esercizio della democrazia, della partecipazione e della cittadinanza. Relatrice sarà la dott.ssa Marisa Acagnino, magistrato.



La Conferenza, è rivolta ad insegnanti, formatori e genitori delle scuole di primo e secondo grado, docenti referenti dell’educazione alla legalità, ad associazioni e movimenti che operano nel campo dell’educazione alla legalità e nel campo del recupero di soggetti svantaggiati, a studenti dell’ultimo e del penultimo anno di studi, a ciascun cittadino a cui stanno a cuore i temi della cittadinanza e del bene comune. Esso, oltre all’ approfondimento del tema, intende fornire validi suggerimenti per coordinare percorsi educativi adatti ai ragazzi.
La Conferenza aprirà i cicli di incontri dei “PERCORSI CONDIVISI DI LEGALITA’”, che coinvolgeranno alcuni studenti degli istituti aderenti al progetto, da febbraio a maggio, con una serie di incontri, di confronti, di
approfondimenti ed elaborazione di video, che verranno condivisi durante una festa conclusiva.


Il Progetto “Percorsi Condivisi di Legalità” 2019-2020, anche quest’anno verrà portato avanti dall’UFFICIO DI PASTORALE SOCIALE della Diocesi di Acireale e dalle associazioni LIBERA e LIBERACITTADINANZA, con i REFERENTI ALLA LEGALITA’ degli istituti superiori di Acireale aderenti al progetto, che quest’anno sono l’IISS “Galileo Ferraris” di Acireale, l’Istituto Tecnico Economico “MAJORANA-MEUCCI”, l’Istituto di Istruzione Superiore “GULLI E PENNISI”, insieme con l’IPM di Acireale.
Anche quest’anno il Comune di Acireale ha aderito e partecipa alla realizzazione del progetto.

I “Percorsi Condivisi”, è una iniziativa che ormai da diciannove anni coinvolge gli studenti delle scuole superiori di Acireale ed ha l’obiettivo di far incontrare i diversi studenti dei vari istituti, per prendere coscienza di problematiche inerenti la giustizia e la legalità e maturare una coscienza civile, capace di promuovere il bene comune, come contrasto ad una mentalità mafiosa che tende a tollerare la corruzione e l’illegalità.
L’attività di formazione degli studenti si svolgerà tra gennaio e maggio 2020, attraverso la sensibilizzazione sul tema, la compilazione di schede, l’incontro con testimoni di esperienze, il dibattito tra gli studenti, la visita di luoghi significativi in relazione al tema da approfondire, la realizzazione di video o messaggi da parte degli studenti, che verranno condivisi durante una manifestazione pubblica.

Il Percorso di quest’anno ha come titolo “AFFRANCARSI DALLE “ZONE GRIGIE”: RISCOPRIRE NUOVI STILI DI VITA PER UNA SOCIETA’ PIU’ GIUSTA” e si prefigge di aiutare gli studenti a liberarsi da stili di vita che favoriscono il perdurare di fenomeni mafiosi, denominati “zone grigie” dal giudice Giovanni Falcone, riprendendo una definizione con cui Primo Levi, nel suo libro “I sommersi e i salvati”, indica l’ibrido, dai contorni mal definiti, che separa, lega e congiunge i due campi dei padroni e dei servi. Anche per Falcone la definizione poteva adattarsi al costume mafioso. Tale definizione viene riportata in un’intervista rilasciata al giornalista Corrado Stajano, di cui riportiamo un brano: “….Ma la mafia, occorre metterselo bene in testa, non porta ricchezza alla comunità, porta solo povertà materiale e morale…..Se la mafia si riducesse soltanto a una questione criminale, non pensa che in quasi un secolo sarebbe stata eliminata dai poteri repressivi dello Stato? Il guaio è che occorre tener conto non soltanto della politica, ma anche del tessuto sociale sostanzialmente ambiguo di Palermo. Cosa nostra non è un bubbone, è la degenerazione a livello criminale di uno stato d’animo diffuso fra tutti i ceti e tutte le classi della città. Sa che cos’è la zona grigia?…Vede, qui purtroppo bisogna stare attenti persino a chi ci si trova accanto”.

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4 Gennaio 2020
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