“Al tuo nome e al tuo ricordo si volge tutto il nostro desiderio.”
articolo di Gisella Di Giovanni, catechista
L’ufficio catechistico diocesano, retto da don Carmelo Sciuto, Martedì 11 dicembre 2019, nella parrocchia di San Giovanni Battista in Acitrezza, ha organizzato il ritiro di Avvento diocesano per catechisti con la presenza del relatore don Raffaele Stagnitta, vice rettore del seminario vescovile di Acireale. Nella sua riflessione ha spronato i presenti con le sue parole dando così nuova linfa alla missione dei catechisti.
Don Raffaele, parlando dell’avvento come tempo importante di attesa del Signore, si è soffermato sulla figura di Giovanni Battista, patrono della parrocchia ospitante, definendolo “catechista perfetto“.
Giovanni è colui che indica il Signore, che prepara la strada ed indirizza gli altri alla conoscenza di Gesù. Il Battista ha manifestato il suo desiderio di Dio vivendo, parlando e operando con la propria vita, nonostante si sentisse inadeguato. E’ colui che grida nel deserto; apparentemente ciò sembra inutile ma riportando le parole di Sant’Agostino, Giovanni è la voce che porta una parola, è il suono che porta la Parola che crea e che può far fiorire il deserto.
Per i catechisti il precursore è un modello; oggi si è in un “deserto” a gridare le incomprensioni, le difficoltà nella collaborazione, la distanza con le famiglie e con la società che si fa sempre più indifferente. I catechisti però sono chiamati a credere in ciò che “gridano” ed annunciano con gioia, il Figlio di Dio fatto carne.
Il catechista deve suscitare il desiderio di Dio e mostrare l’unica stella che illumina la vita, il bambin Gesù. Se per primi gli operatori pastorali hanno questo desiderio, diventano voce, luce e fuoco e anche se gridano nel deserto vedranno il frutto.