articolo di Orazio Musmeci
APPUNTAMENTI
Quattro concerti natalizi animeranno il territorio provinciale. Si parte:
- sabato 21 dicembre alle 19:30 nella Basilica di San Sebastiano ad Acireale,
- seguito dalla chiesa di Santa Maria Ammalati domenica 22 dicembre alle 19:00.
- Il 4 gennaio alle 19:30 si esibiranno a San Nicolò l’Arena a Catania,
- chiudendo il 6 gennaio alle 19:30 al Palazzo Riggio di Aci Catena.
Alcuni eventi saranno accompagnati dall’orchestra del maestro Mangiagli.
Passione, dedizione, disponibilità, condivisione, voglia di stare insieme: questi sono gli ingredienti principali che rendono tante voci diverse un unico grande gruppo, questi sono i principi su cui si fonda la Corale Don Antonino Maugeri.
Si tratta di un coro venuto alla luce nel 1990 e che prende il nome dall’omonimo sacerdote, il quale suonava con grande passione pianoforte ed organo oltre a comporre e pubblicare le proprie partiture musicali.
Per tantissimi anni ha esercitato il suo ministero in varie realtà della diocesi di Acireale e non ha abbandonato mai la sua forte inclinazione verso la musica, tanto che si è dilettato anche a dirigere corali e orchestre.
La corale polifonica a lui dedicata nasce da un’idea del suo fondatore, e primo direttore, il maestro Sebastiano Francesco Mangiagli.
Quest’ultimo, insieme al professor Salvo Licciardello e alla signora Cettina Scavo, ds vita a tale coro a 4 voci (soprani, tenori, contralti e bassi) che si inserisce all’interno dell’associazione culturale Aci Pro Arte, operante nella frazione acese di Santa Maria Ammalati. Proprio qui si svolgevano (e si svolgono ancora oggi) le prove della Corale, a cui iniziarono a partecipare alcuni ragazzi che cantavano nella chiesa locale, ma anche elementi provenienti dal coro di Santa Venerina.
Con il passare del tempo, il numero dei membri divenne sempre più cospicuo e le attività della Don Maugeri iniziarono ad essere sempre più frequenti. In oltre tre decenni di esistenza, la Corale ha partecipato a numerose rassegne canore ed eventi regionali, nazionali ma anche internazionali. Fra questi un grande successo fu riscosso nel T.I.M. (Torneo Internazionale di Musica): si trattava di un concorso canoro che si svolgeva su più tappe e in cui il gruppo di voci siciliane si distinse superando brillantemente la prima fase ad Enna e la semifinale a Roma, qualificandosi così per la finale in Francia.
Il repertorio della Corale è sempre stato vasto, toccando differenti generi, stili, lingue e sonorità: si va dai canti sacri a quelli profani, da quelli in italiano a quelli in dialetto, passando per quelli in latino e in inglese. Fra i brani eseguiti nel corso della sua pluriennale storia spiccano un medley delle più celebri canzoni di Battisti (eseguito anche in occasione di un concerto di beneficenza nel cortile parrocchiale della chiesa di San Camillo ad Acireale), alcuni canti Gospel ma anche gli Spirituals come Gerico e Soon Ah Will Be Done, il Gloria di Vivaldi (eseguito con un’orchestra) ma anche la Nuvena, ovvero un’antica e sacra rappresentazione della Natività di Gesù con canti in siciliano, balli e personaggi indossanti costumi tipici dell’ambiente pastorale che ben rappresenta le tradizioni popolari della nostra regione.
La Don Maugeri, inoltre, è iscritta all’A.R.S. CORI (Associazione Regionale Cori Siciliani) e alla FE.N.I.A.R.C.O. (Federazione Nazionale Italiana Associazione Regionale Cori). Nel corso dei suoi primi 16 anni di vita, la Corale Don Antonino Maugeri è stata guidata dal maestro Mangiagli, che dal 2006 ha poi lasciato il testimone ad altri due direttori (Agnese Rapisarda e dal 2009 Mario Licciardello) ma che nel 2022 ha ripreso le redini del coro di casa a Santa Maria Ammalati e ne è l’attuale imprescindibile punto di riferimento.
Come accennato poco sopra, la Corale polifonica in questione ha mosso i primi passi grazie al lavoro di un’associazione, che da oltre tre decenni supporta ed organizza tutte le sue attività. Un approfondimento a riguardo ci viene fornito da Antonella Marino, presidente dell’Associazione Aci Pro Arte e membro della Corale nel ruolo di soprano, che ha risposto ad alcune domande.
Come nasce la sua esperienza all’interno della Corale e dell’associazione Aci Pro Arte?
“Sono entrata in questa realtà da giovanissima. Era esattamente l’11 Settembre 1992 e avevo appena compiuto 17 anni. Ovviamente a quell’età non pensavo al direttivo, ad essere presidente o a come potesse essere organizzata un’associazione, che quando sono arrivata già esisteva ed era gestita da chi aveva molta più esperienza di me. Pertanto certe cose ho iniziato a conoscerle dopo, crescendo e cominciando a capire qualcosa in più e iniziando anch’io a far parte del direttivo”.
Che cos’è l’Aci Pro Arte nello specifico?
“In sostanza l’Aci Pro Arte siamo noi della Corale Maugeri. La spiegazione del suo nome è molto semplice: Aci perché la Corale nasce e ha sede a Santa Maria Ammalati (frazione del Comune di Acireale), Pro Arte ovvero «Per l’arte». Questo è l’appellativo che decisero di attribuire alla nostra associazione i membri del primissimo direttivo, risalente al periodo tra il 1990 e il 1991. Si tratta di un’associazione senza scopo di lucro, che propone attività socialmente utili, nel nostro caso il canto. Dunque Aci Pro Arte siamo noi: è la Corale Don Antonino Maugeri”.
Come e perché vengono scelte le location delle esibizioni in cui è protagonista la Corale?
“Possono esserci varie motivazioni. Per esempio possiamo ricevere inviti a partecipare a determinati eventi, oppure optiamo per una chiesa con un’acustica adatta alle nostre esibizioni e ci prodighiamo per organizzare lì un concerto, o ancora se percepiamo dei compensi. Per fare qualche esempio, ci è spesso capitato di cantare nella chiesa di Santa Venerina perché è grande e ha una bella acustica. Inoltre ci siamo esibiti nella chiesa di Gesù Lavoratore a Giarre, dove lo scorso anno abbiamo messo in scena la Nuvena e abbiamo ricevuto un contributo pecuniario, ma anche in alcune chiese di Catania perché il maestro Mangiagli ha delle conoscenze lì. Cerchiamo di unire l’utile al dilettevole, che può essere anche un corrispettivo economico. Questo però, ci tengo a precisare, non è destinato ai coristi, che non hanno mai percepito nulla: tutto ciò che viene guadagnato è interamente investito per coprire le spese della nostra associazione”.
Cosa significa per lei far parte della Corale Don Antonino Maugeri?
“Nel corso degli anni, dal 1992 ad oggi sono cresciuta sotto ogni punto di vista, anche un po’ vocalmente oserei dire, grazie all’aiuto di alcuni professionisti all’interno del nostro gruppo: passo dopo passo siamo migliorati un tantino tutti, seppur continuiamo ad essere un bel coro sì, ma amatoriale. Non mi ritengo una professionista, sarebbe inopportuno. Sono intonata, perché negarlo, e con una sufficiente vocalità per cantare in un coro. Amicizia prima e stima dopo hanno fatto sì che io considerassi, considero e considererò sempre la corale la mia seconda famiglia. Mi auguro che questa famiglia resista e persista sempre ed oltre, e che i nostri posteri ci ricorderanno sempre come Quelli Della Don Antonino Maugeri Di Acireale!”.
Dopo numerosi brani provati ed eseguiti con grande accuratezza e ottima riuscita, attualmente la Corale Don Antonino Maugeri si sta cimentando con il Vesperae Solennes de Confessore K 399 di Mozart e con alcuni brani del musicista e compositore Giuseppe Geremia: con questi le quattro sezioni del coro guidato dal maestro Mangiagli saranno protagoniste di un quadruplo appuntamento durante il periodo natalizio.
Il primo atto di questi quattro concerti si svolgerà sabato 21 dicembre a partire dalle ore 19:30 nella Basilica di San Sebastiano Martire ad Acireale. Il giorno dopo la corale polifonica giocherà in casa: domenica 22 dicembre dalle ore 19:00 si esibirà all’interno della Chiesa di Santa Maria Ammalati. In seguito il terzo evento musicale, che avrà luogo nella Chiesa di San Nicolò l’Arena a Catania sabato 4 gennaio alle ore 19:30. Chiude il programma l’ultimo appuntamento, che si terrà ad Aci Catena lunedì 6 gennaio alle ore 19:30 presso il Palazzo Riggio. Alcuni di questi eventi saranno impreziositi anche dall’accompagnamento musicale dell’orchestra diretta dal maestro Mangiagli. Quest’ultimo ha risposto ad alcune domande riguardo ai brani che verranno eseguiti.
Perché ha scelto di preparare con la Corale queste due impegnative composizioni di musica sacra?
“Il brano di Mozart è un brano poco conosciuto e poco eseguito dalle compagini corali ed è un peccato perché è di una bellezza a mio avviso pari ad altre opere più note dell’autore, primo fra tutti il Requiem, di cui proprio nell’opera in questione si possono cogliere degli accenni melodici che poi saranno successivamente ripresi appunto nel brano più conosciuto. Per quanto riguarda i brani di Giuseppe Geremia, volevo proporre alcuni mottetti di questo autore catanese di fine ‘700 che la Corale eseguì in prima assoluta circa 30 anni fa, nel 1995 se non erro, basandosi su una trascrizione moderna del manoscritto originale cui io collaborai realizzando la linea del basso continuo. Con questo autore catanese studiò il nonno di Vincenzo Bellini che fu colui che avviò alla composizione il cigno catanese”.
Da quanti e quali brani sono composte le opere di Mozart e Geremia che eseguirete?
“Per quanto riguarda il Vesperae, si tratta di una composizione che si ispira a diversi salmi biblici al cui testo fanno riferimento i titoli specifici delle varie parti: Dixit – Confitebor – Beatus Vir – Laudate Pueri – Laudate Dominum e Magnificat. Per quanto riguarda i brani del Geremia invece si tratta di una serie di mottetti, tre dei quali legati alla Vergine Maria (Salve Regina, Veni Sponsa Christi e Magnificat) e l’ultimo è invece ispirato all’inno liturgico del Tantum Ergo”.
Quali difficoltà tecniche prevedono?
“I brani di Geremia non risultano particolarmente complessi né per scrittura né per l’impegno vocale e strumentale che richiedono. Cosa ben diversa è l’opera di Mozart, in cui sono proprio forse la complessità e la difficoltà vocale (sia per quanto riguarda l’estensione che l’intreccio polifonico e armonico delle singole parti) e l’altrettanto articolato accompagnamento strumentale, una delle cause per cui viene eseguito molto di rado. Vorrei anche far presente che nell’opera si alternano 4 solisti all’intera compagine corale e nel concerto in programma tale ruolo verrà ricoperto da componenti che fanno parte integrante della Corale. Personalmente ringrazio in anticipo tutti i componenti del Coro per l’impegno che hanno profuso nella preparazione in particolare di questo brano mozartiano”.
Perché si dovrebbe venire ad assistere a questi concerti della Don Maugeri?
“Invito tutti coloro che ne hanno la possibilità di venire ad assistere al concerto sia per trascorrere insieme un momento musicale che possa rasserenare tutti gli animi in occasione del periodo natalizio, sia per poter apprezzare la bellezza del canto corale quando si fonde e sublima in presenza di un accompagnamento realizzato da una compagine orchestrale, sia per onorare la disponibilità, la sensibilità e il supporto dell’Amministrazione Comunale all’iniziativa proposta dall’Associazione Aci Pro Arte. Aggiungo inoltre che cantare, trattandosi di brani sacri, è per noi, e anche per chi ascolta, un modo per pregare”.
Concluso questo viaggio nella sua storia e svelate alcune anticipazioni sulle sue prossime ed imminenti esibizioni, la Corale Don Antonino Maugeri aspetta il suo pubblico abituale ma anche chi volesse venire ad assistere ad un suo concerto per la prima volta, con l’obiettivo di rendere più melodiose queste festività natalizie, il tutto all’insegna dei consueti ingredienti: passione, dedizione, disponibilità, condivisione, voglia di stare insieme.