Articolo di Federica Leonardi
Dalla fine di novembre, in molte famiglie siciliane, iniziano i preparativi per l’Avvento (dal latino adventus, “venuta”), un periodo di attesa e preparazione per il Natale. Tra pasti destinati ai bisognosi, dolci tipici e suggestive rappresentazioni di presepi viventi, le tradizioni siciliane di questo periodo dell’anno si rivelano particolarmente caratteristiche.
Ma quali usanze resistono ancora oggi e quali sono invece cadute nell’oblio nel corso dei secoli? Scopriamolo insieme in questo affascinante viaggio attraverso la nostra isola.
Corona dell’Avvento
La Corona dell’Avvento, che affonda le sue radici nella tradizione germanica, è composta da rami di abete, agrifoglio e pigne intrecciati a formare una corona. Su di essa si posizionano quattro candele, simbolo delle quattro domeniche che precedono il Natale.
È tuttora consuetudine accendere una candela ogni domenica, accompagnando il gesto con la lettura di un brano del Vangelo, una preghiera o un canto natalizio.
Gli Orbi di Palermo
Questa è una tradizione ormai dimenticata. Fino agli anni ’70 del secolo scorso, esistevano testimonianze di questi suonatori non vedenti, organizzati in un’orchestrina chiamata “Orchestrina degli Orbi”. Fin dal XVII secolo, erano soliti esibirsi per le classi popolari durante il periodo dell’Avvento, proponendo canti natalizi e storie di santi.
I Moscardini di Alcamo
Simili alle più celebri ossa dei morti , i Moscardini di Alcamo sono biscotti tipici ripieni di fichi essiccati. La loro particolarità risiede nella forma: spesso raffigurano “ u bambineddu ” (il Bambin Gesù) o “ la Maronna chi teni lu bambineddu ” (la Madonna con il Bambino).
Il Calendario dell’Avvento al contrario
Il calendario dell’Avvento, diffusissimo in Europa, è ormai entrato nelle tradizioni anche italiane. A Palermo, però, un’associazione ha deciso di rivisitarlo in modo originale: è nato così il Calendario dell’Avvento al contrario!
Questa iniziativa, ideata dall’Associazione Apriti Cuore , ha l’obiettivo di raccogliere ogni giorno beni di prima necessità, anziché dolciumi, com’è tipico dei classici calendari dell’Avvento, per donarli ai ragazzi dell’associazione. Un gesto di solidarietà ed inclusione che merita grande ammirazione.
E voi a quale usanza siete particolarmente affezionati?