L'Editoriale del direttore

Piccoli Artisti, grandi messaggi: l’esempio del vescovo Raspanti per la Comunità

Giornata dei diritti dell'Infanzia e degli Adolescenti / Novembre 2024

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Il vescovo Antonino Raspanti

Don Arturo Grasso

Il gesto del vescovo Antonino, che osserva e vota i disegni dei bambini partecipanti al concorso “Piccoli Artisti per Santa Venera”, rappresenta un segnale importante per la comunità, indicando quanto l’attenzione e il riconoscimento delle capacità dei più piccoli siano valori fondamentali.

La sua presenza non solo dimostra il valore che la Chiesa attribuisce all’educazione dei giovani, ma anche la volontà di coinvolgerli nella vita della comunità, incoraggiandoli a esprimere la propria creatività e il proprio impegno.

In un contesto dove spesso i bambini possono sentirsi distanti o non ascoltati, vedere il vescovo prendere il tempo per apprezzare i loro lavori è un atto di grande apertura e sensibilità. Papa Francesco ha sottolineato più volte l’importanza di ascoltare i bambini e riconoscerli come portatori di verità e di una purezza che può ispirare anche gli adulti a “cambiare il mondo”, invitandoli ad aprirsi a una prospettiva di fiducia e speranza.

La scelta del vescovo non è quindi soltanto un apprezzamento per l’impegno artistico dei bambini, ma un vero e proprio esempio per gli adulti della comunità, che sono incoraggiati a seguirne il modello di considerazione e stima. Con questo gesto, infatti, egli non si limita a “giudicare” le opere, ma mostra come le loro espressioni artistiche possono contenere messaggi profondi che vanno ben oltre l’apparenza dei disegni.

Inoltre, il concorso stesso, abbinato alla celebrazione della Traslazione delle Reliquie di Santa Venera, patrona della diocesi e della città di Acireale, permette alla comunità di creare un legame tra tradizione e innovazione. I bambini sono segno di continuità e allo stesso tempo di discontinuità: la loro partecipazione attiva nella Chiesa li aiuta a sentirsi parte di un qualcosa di più grande, creando in loro una connessione tra l’antico ed il nuovo che contribuisce a consolidare la loro rinnovata fede.

Infine, la decisione di rendere pubblico questo momento invita gli adulti della comunità a riflettere sull’importanza dell’ascolto e del rispetto verso le nuove generazioni.

I bambini non sono solo destinatari di valori, ma possono insegnare a loro volta con la spontaneità e sincerità dei loro cuori. Il gesto del vescovo diventa così un richiamo a una comunità unita, dove ogni membro è prezioso e ogni voce, indipendentemente dall’età, ha un valore inestimabile.

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18 Novembre 2024
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