Francesco Guarnieri, referente del Servizio Diocesano Tutela Minori e Persone vulnerabili:
“La necessità di guarire ferite profonde e formare alla corresponsabilità”
Il tema della IV Giornata nazionale di preghiera per le vittime ed i sopravvissuti agli abusi, che la Chiesa in Italia celebra il 18 novembre, è “Ritessere fiducia”.
Chiara Griffini, presidente del Servizio Nazionale tutela minori e adulti vulnerabili della CEI, spiega: “Al cuore di ogni relazione umana, sia personale che comunitaria, vi è un atto di fiducia. Affidarsi è anche il movimento che anima la fede di ogni credente. In ogni forma di abuso, invece, troviamo un tradimento e una rottura della fiducia che coinvolge non solo vittima e abusiva, ma anche tutto il contesto in cui ciò accade”.
Il manifesto scelto per questa edizione è la riproduzione di “Sacco e oro” (1956), celebre opera di Alberto Burri.
“Ritessere fiducia significa tentare di ricucire lo strappo, magari ancora aperto e sanguinante, con il filo d’oro della prossimità e della cura,” prosegue Griffini, riferendosi all’immagine evocativa del dipinto. Così, possiamo anche noi “rivestire di abiti di lino finissimo” e porre “al collo un monile d’oro” (cfr. Gen 41,42).
I contenuti per l’animazione della Giornata, utilizzabili lungo tutto l’anno per momenti di riflessione comunitaria, sono stati preparati da vittime e dai loro familiari: “persone che stanno cercando di ritessere la fiducia spezzata da abusi subiti in prima persona o dai loro figli, a opera di sacerdoti e operatori pastorali laici.”
Il referente del Servizio Diocesano Tutela Minori e Persone vulnerabili, dott. Francesco Guarnieri, a sostegno di questa iniziativa ricorda che anche in Diocesi vengono organizzate durante diverse iniziative nelle comunità parrocchiali, nelle scuole, nel seminario vescovile, nelle associazioni e nei movimenti.
Questo servizio promuove una cultura della prevenzione, avvalendosi di competenze specifiche per garantire informazione, formazione, protocolli procedurali, buone prassi e gestione delle segnalazioni. Il Servizio collabora, inoltre, con la rete istituzionale civile e offre supporto a vittime di abuso, famiglie e comunità. A livello diocesano, è stato attivato un Centro di Ascolto per fornire accoglienza e assistenza.
Così il responsabile Guarnieri dichiara: “La collaborazione con le istituzioni civili rende il Servizio Diocesano un esempio di cooperazione tra Chiesa e società per il bene di tutti. Promuovere una cultura della responsabilità è fondamentale per creare una comunità ecclesiale più consapevole e attenta”.
La Giornata, giunta alla sua quarta edizione e istituita in corrispondenza con la Giornata europea per la protezione dei minori contro lo sfruttamento e l’abuso sessuale, coinvolge l’intera comunità cristiana nella preghiera, nella richiesta di perdono per i peccati commessi e nella sensibilizzazione su questa dolorosa realtà. Guarnieri rivolge, infine, l’invito di dedicare per il 18 novembre nelle comunità un momento di riflessione per sensibilizzare i fedeli su questo delicato tema.
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MATERIALE PER LA PREGHIERA E LA RIFLESSIONE
- Giornata-di-preghiera-2024-Introduzione-Presidente-SNTM
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“Ritessere fiducia”, IV Giornata nazionale di preghiera per le vittime