CIMITERO, ACIREALE / Fede, speranza e memoria nelle celebrazioni del 1° e 2 novembre

2024

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Il messaggio del vescovo Raspanti: “La vita continua oltre la morte, sorretta dalla speranza cristiana”



Articolo di Chiara Costanzo
Nei giorni di venerdì 1° novembre, solennità di Tutti i Santi, e sabato 2 novembre, Commemorazione dei defunti, mons. Antonino Raspanti, vescovo di Acireale, si è recato al cimitero della città di Acireale per presiedere le tradizionali funzioni religiose, sottolineando con la sua presenza la vicinanza alla comunità e pregando in suffragio dei defunti, onorando così la loro memoria.
Il vescovo, che ha guidato i fedeli nella preghiera insieme al cappellano don Andrea Cutuli, ha celebrato in entrambe le occasioni nella chiesa centrale del cimitero acese.
Nella solennità di tutti i Santi il prelato ha ricordato nella sua omelia che “la vita non è solo quella terrena e non si conclude con la morte. La speranza cristiana è fondata su Cristo risorto e questa è una virtù cristiana che fa guardare al futuro con la consapevolezza che esiste un dopo. Visitando il Campo Santo, dove i nostri cari riposano in Cristo, ricordiamo che essi vivono nel cuore e nelle mani di Dio.”
Al termine della celebrazione il presule ha celebrato il rito della benedizione delle tombe.
In occasione della Commemorazione dei defunti alla presenza di autorità civili e militari mons. Raspanti ha presieduto la Celebrazione Eucaristica in suffragio dei caduti in guerra e delle vittime di ogni forma di violenza.
Il vescovo acese nella riflessione ha sottolineato che “siamo liberi di amare e costruire relazioni di verità e giustizia, consapevoli che Dio ci ha creati per il bene e per la bellezza. Giustizia, pace, difesa dei deboli non sono solo ideali lontani ma la realtà stessa del volto di Cristo che si manifesta attraverso chi si impegna per il bene”.
Ha poi proseguito il presule:c’è una grande verità nel fatto che l’uomo, anche nelle situazioni più difficili come la guerra, è spinto a sacrificarsi per gli altri. Questo desiderio di servire è traccia di Dio in noi: come se una parte di Dio abitasse nel nostro cuore, spingendoci verso il bene anche quando sarebbe più facile voltarsi dall’altra parte. In ogni azione d’amore, in ogni gesto di compassione, il volto di Gesù si riflette e diventa visibile sulla Terra. Essere luce, verità e amore per gli altri è il modo in cui, come specchi, possiamo rimandare la sua presenza nel mondo”.
La cerimonia è proseguita con un corteo che dalla chiesa ha raggiunto il Sacrario dei Caduti in guerra, per un momento commemorativo al quale hanno partecipato le autorità civili e militari, nonché i rappresentanti delle Associazioni d’Arma. Qui la deposizione delle corone d’alloro da parte del sindaco di Acireale Roberto Barbagallo, e la benedizione delle tombe delle vittime acesi delle due guerre mondiali da parte del vescovo.
               
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2 Novembre 2024
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