Articolo di Federica Leonardi
La Pasqua in Sicilia, oltre le funzioni religiose e la devozione, ha un altro protagonista indiscusso: il buon cibo! Le tradizioni che caratterizzano la nostra terra in questo periodo dell’anno sono molteplici e molto particolari.
Rivediamo insieme alcune di loro.
La cuddura cu l’ova
Di origine contadina, è composta da un grande biscotto di varie forme nel quale viene inglobato uno o più uova. Il numero delle uova varia in base all’importanza che si dà alla persona che deve riceverlo. E’ forse tra le specialità che più caratterizzano questo particolare periodo dell’anno. Tutt’ora infatti in molte famiglie siciliane si usa regalare questo dolce permettendo così di tramandare la tradizione.
Cassata siciliana
Lo recita anche un vecchio detto della nostra isola: “Tintu cu’ un mancia a cassata la mattina di Pasqua” ( “Cattivo è chi non mangia la cassata la mattina di Pasqua!”). Ciò vuole dimostrare che è lei la regina indiscussa delle nostre tavole pasquali! La sua origine è antichissima – si pensa che tragga ispirazione dalla cultura araba e che si deve la sua invenzione ad un pastore palermitano che una notte decise di mescolare insieme ricotta di pecora con zucchero o miele . Addirittura i nostri avi pensavano che “portava male” non consumarla il giorno della resurrezione di Cristo.
Agnello pasquale di marzapane
La storia dell’agnello pasquale affonda le sue radici a Favara (Ag): si pensa infatti che a creare questo dolce furono le suore del Collegio di Maria del quartiere Baita, che pigiarono del marzapane in uno stampo a forma di agnello. Tutt’oggi è consuetudine regalarlo ai bambini, solitamente in composizioni comprensive anche di frutta martorana.
E voi a quale dolce della tradizione siete particolarmente affezionati?
Federica Leonardi