Il vescovo Raspanti analizza le complesse sfide che l’umanità affronta nel tentativo di comprendere e controllare i turbamenti che li circonda alla luce del Cristo Risorto
Mons. Antonino Raspanti, vescovo di Acireale e presidente della CESi, nel messaggio augurale di Pasqua sottolinea la ricerca dell’uomo di una razionalità che, nonostante gli sforzi, “sembra sfuggire al nostro controllo di fronte alle manifestazioni di violenza e ingiustizia”. E così evidenzia che è “la luce di Gesù che offre una via per la pace interiore” ed anche come “essa riveli le opere malvagie nascoste e faccia risplendere quelle buone”.
Questa dualità si riflette nella nostra storia, dove la pace apparente potrebbe non essere stata fondata su basi solide, consentendo all’oscurità di emergere in forme di conflitto e menzogna. Infatti il presule dichiara: “In un mondo dilaniato dalla guerra e avvolto dalla minaccia di un’escalation dei conflitti, le recenti riflessioni sulla pace e sull’oscurità offrono un’esplorazione profonda della condizione umana e spirituale”.
Il vescovo, inoltre, rileva “l’importanza nel nostro contesto di lasciarsi attraversare dalla luce di Cristo per rivelare la verità dentro di sé e respingere il male che risiede in ognuno di noi”. E continua: “L’ interesse di noi cristiani deve vertere alla costruzione di una pace autentica e duratura, seguendo l’esempio di Gesù che ha vinto il male nell’umiltà e nel sacrificio della sua vita”.
Infine, conclude con un appello universale alla ricerca della verità, della giustizia e della trasparenza come fondamenti per la costruzione di un nuovo mondo. Auspica, quindi, che “Cristo Risorto possa riportare la verità e la riconciliazione nelle nostre vite e nelle relazioni umane”.
In un momento in cui il mondo è afflitto da conflitti e divisioni, le parole del vescovo Raspanti offrono un invito alla riflessione e all’azione per tutti coloro che cercano un cammino verso la pace.