La Scuola di Formazione per i Ministeri Istituiti della Diocesi di Acireale è pronta a dare il via alle sue lezioni. La formazione, aspetto imprescindibile per l’istituzione dei ministri, è affidata all’Istituto Diocesano di Teologia “S. Agostino”.
Il primo anno formativo avrà inizio dal prossimo lunedì 19 Febbraio e prevede un percorso incentrato sui ministeri istituiti del lettore, dell’accolito e del catechista.
Seguendo un percorso di tipo teologico-pastorale, il percorso formativo avrà una durata di due anni: il primo comune ai tre ministeri, con discipline teologiche; il secondo specifico, in forma laboratoriale, con discipline che riguardano l’ambito pastorale dei singoli ministeri, che avrà inizio il prossimo Anno Accademico.
Gli incontri si terranno, secondo calendario, dalle ore 18:00 alle 20:30 nella sede dell’Istituto Diocesano di Teologia “S. Agostino” di Acireale in Via S. Martino 2.
1° Anno formativo
Liturgia Fondamentale
- Natura della liturgia: liturgia nel mistero della Chiesa;
- La liturgia nella vita della Chiesa;
- Partecipare, celebrare e vivere.
Introduzione alla Sacra Scrittura
- Introduzione all’Antico Testamento;
- Introduzione al Nuovo Testamento;
- La Scrittura nella vita della Chiesa.
Elementi di Teologia Dogmatica
- Introduzione al mistero di Cristo;
- Elementi di ecclesiologia;
- I laici nella vita della Chiesa.
Introduzione alla Teologia Morale
- Introduzione alla Teologia Morale: la vita in Cristo;
- Temi di Bioetica;
- La Preghiera: il Padre Nostro.
Per qualsiasi informazione è possibile contattare l’Istituto Diocesano di Teologia attraverso l’indirizzo e-mail: idtdiocesiacireale@gmail.com oppure seguendo le pagine social Facebook (Istituto Diocesano di Teologia – Diocesi di Acireale) e Instagram (idt.diocesidiacireale).
L’iscrizione e la frequentazione della Scuola di formazione per i Ministeri Istituiti non comporta automaticamente l’ammissione al cammino che prevede l’ammissione e l’istituzione dei ministri.
Questi ministeri non vogliono sostituire quelli già riconosciuti, ma hanno la missione di promuovere, animare e qualificare questi ruoli che, seppur ricoperti maggiormente da laici, hanno un ruolo fondamentale nella vita parrocchiale. Il laicato è un valore riscoperto nel recente cammino della Chiesa, che sottolinea la fedeltà alla missione evangelizzante. Una Chiesa che veramente vuole riscoprirsi in uscita ha bisogno di farlo reggendosi anche sulle gambe dei laici.
Con i due Motu proprio di Papa Francesco, “Spiritus Domini” e “Antiquum ministerium” i ministeri istituiti di Lettore, Accolito e Catechista si aprono indistintamente ad uomini e donne, che nel manifestare la propria disponibilità al servizio vivano un percorso di discernimento che si sviluppa su tre cardini primari: una testimonianza di vita cristiana riconosciuta dalla comunità; la disponibilità ad intraprendere un cammino formativo adeguato; la disponibilità a mettersi a servizio gratuito delle esigenze comunitarie.
A questi si aggiungono le condizioni previste dalla Conferenza Episcopale Italiana per essere ammessi ai ministeri del lettorato o dell’accolitato, che sono: che il candidato abbia computo i 25 anni di età e non ne abbia superato i 75 anni, che abbia maturità umana, buona fama nella comunità cristiana, pietà, adeguata preparazione teologico-liturgica, collaudata attitudine all’impegno pastorale, disponibilità per il servizio della diocesi.
Al vescovo e alla sua équipe in ultimo atto l’arduo compito di riconoscere la presenza del carisma in coloro che vengono proposti dalla comunità parrocchiale e permettere l’accesso al percorso formativo. Il primo passo è però quello del discernimento dei ministeri a cura del parroco e del consiglio pastorale parrocchiale.
Una volta concluso il percorso formativo sarà il vescovo a conferire ad ogni ministro istituito il mandato per l’esercizio del ministero, che avrà inizialmente una durata quinquennale per essere poi rinnovato tenendo conto delle condizioni di vita del ministro e delle esigenze ecclesiali.
Il compito di coloro che vengono istituiti potrà essere svolto anche in altre comunità oppure come coordinatore in un determinato vicariato. Il servizio che si presta nella chiesa con l’acquisizione di un ministero è unico, proprio a favorire la varietà ministeriale e ad escludere l’assommarsi di impegni per la stessa persona.
I lettori e gli accoliti, oltre che i catechisti, devono rivelarsi collaboratori responsabili e preparati nell’ambito del proprio ministero e non tappabuchi tuttofare.
Possono iscriversi a quest’itinerario formativo tutti coloro che lo desiderano, senza uno specifico titolo di istruzione e con una buona attitudine allo studio.