Don Alfio Privitera: “La chiesetta è un’oasi di preghiera e silenzio. L’adorazione è una straordinaria opportunità per non farsi prendere dalla frenesia della vita”
Venerdì 27 ottobre alle 18,30 il vescovo di Acireale mons. Antonino Raspanti celebrerà una S. Messa solenne nella Chiesa madre di Macchia in occasione del decennale dell’adorazione eucaristica perpetua. Al termine partirà la processione eucaristica verso la chiesa Nostra Signora di Lourdes, unica chiesa nella diocesi acese ad essere aperta 24 ore al giorno e 365 giorni all’anno. Chiunque può restarvi tutto il tempo che desidera. Nel silenzio si vive la preghiera per adorare Gesù Eucarestia che è sull’altare costantemente esposto.
Dieci anni fa la chiesa è stata destinata proprio all’adorazione eucaristica perpetua. Tutto è iniziato il 25 ottobre 2013, su iniziativa dell’allora parroco don Mario Fresta, con la collaborazione dei parroci viciniori, del diacono Lorenzo Schillaci e dei primi volontari; più di duecento adoratori, provenienti da tutto l’hinterland, assicurano per un’ora settimanale la loro presenza orante davanti al Santissimo Sacramento secondo dei turni prestabiliti.
Oltre a loro tantissimi adoratori occasionali si fermano in preghiera in questa chiesa che si può definire, così le parole del parroco don Alfio Privitera – “un’oasi di spiritualità e di pace in mezzo alla frenesia delle nostre giornate”.
La realtà dell’adorazione di Macchia non è solo preghiera personale e silenziosa. Gli adoratori si riuniscono per celebrare una messa al mese e per le catechesi a loro proposte. Sono invitati nelle parrocchie per dare la loro testimonianza. Inoltre, perché la preghiera non resti senza frutto, svolgono opere di carità, quali le collette alimentari, e sostengono un’adozione missionaria a distanza.
La celebrazione del decennale è il culmine di una serie di appuntamenti di preparazione che si sono svolti nel mese di ottobre e che hanno avuto come icona evangelica di fondo la guarigione del cieco di Gerico. Da qui il titolo del percorso: “Passa Gesù, il Nazareno”.
“Anche oggi – continua don Alfio – il Signore Gesù passa nella vita di chi vuole incontrarlo per infondere luce, grazia e vita. Egli si fa trovare nell’Eucarestia e dà a tutti un appuntamento in un luogo ben preciso: la chiesa dell’adorazione di Macchia. Cristo attende coloro che con fede si mettono in ginocchio per ascoltarlo e adorarlo”.
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