Le comunità parrocchiali saranno sensibilizzate con una preghiera rivolta a coloro che vivono il dramma delle migrazioni.
Don Andrea Grasso, Direttore Ufficio Migranti: “Il nostro mare è teatro tragico di migrazioni. Per arginare sofferenza e morte occorrono nuove politiche pubbliche”
Domenica 24 settembre 2023 si celebra la 109a Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato dal titolo “Liberi di Scegliere se migrare o restare”.
Il dramma dei continui sbarchi di uomini e donne nelle coste della nostra Sicilia deve portare ciascuno di noi ad interrogarsi su un diritto non ancora codificato a livello internazionale ossia a non emigrare e a rimanere nella propria terra.
“Abbiamo una responsabilità morale – dichiara don Andrea Grasso, direttore Ufficio Migranti della diocesi di Acireale – nei confronti di coloro che lasciano la loro terra natia nella speranza di un futuro migliore, cercando rifugio. Siamo chiamati a sostenere queste persone perché trovino nelle nostre comunità accoglienza e sentano la nostra terra casa e luogo di relazione”.
Nel messaggio tradizionale il Santo Padre, in occasione di questa Giornata, ha voluto sottolineare l’importanza di questo fenomeno che pur complesso nel suo sistema porta all’analisi attenta di tutti gli aspetti che caratterizzano le diverse tappe dell’esperienza migratoria.
Continua don Andrea: “E’ tragico il numero di migranti che trova la morte. Accade in tutto il mondo ma il fenomeno è particolarmente rilevante nel mar Mediterraneo. Per arginare sofferenza e morte occorrono nuove politiche pubbliche che rispettino la libertà che dovrebbe sempre contraddistinguere la scelta di lasciare in sicurezza il proprio paese ma soprattutto di una vita degna e prospera nella propria terra di origine”.
I sacerdoti, nelle comunità parrocchiali durante la celebrazione eucaristica di domenica 24 settembre, inviteranno i fedeli alla preghiera: “Signore Gesù, donaci la grazia di impegnarci operosamente a favore della giustizia e della pace perché a quanti vivono il dramma di dover lasciare la propria terra sia assicurata la libertà di scegliere se migrare o restare” .