L’escursionismo e l’amore verso la Madre Terra
Articolo di Giuseppina Maria Gliozzo
È da poco iniziata l’estate e mentre molti giovani se ne stanno a casa seduti sul divano con l’aria condizionata o il ventilatore, guardando la TV o tenendo in mano il telefonino, lunedì 4 Luglio, noi ragazzi dell’Oratorio di San Filippo Neri di S. Nicolò ci siamo messi in cammino da Piano dei Grilli fino ad arrivare a Case Zampini. A casa, infatti, sono tanti i confort che distolgono la nostra attenzione dalla bellezza della natura.
Padre Stefano organizza tante escursioni per i giovani dell’Oratorio per trasmettere l’amore verso il Creato, dono prezioso di Dio, che va curato e rispettato. Padre Stefano, inoltre, approfitta di questi momenti per ascoltare noi e la natura. Sentiamo il bisogno di confidare le nostre paure, ansie e preoccupazioni. Purtroppo al giorno d’oggi, ancora, sono tante le persone che deturpano l’ambiente, inquinando ed incendiando diversi spazi verdi, senza alcuna ragione plausibile. Alcuni luoghi sono rimasti incontaminati, così come Dio li ha creati, e vanno, dunque, preservati. Qui vivono diverse specie animali, infatti, ci dobbiamo ricordare che in questo habitat siamo noi gli ospiti.
Le escursioni ci permettono anche di prestare attenzione alla dolce musica della natura, quale il cinguettio degli uccelli o il fruscio delle foglie mosse dal vento. I sentieri natura sembrano, infatti, far parte di un mondo parallelo rispetto a quello in cui viviamo, che è immerso nell’inquinamento acustico delle automobili e dei dispositivi tecnologici. Camminare insieme ad altri ragazzi rappresenta per tutti noi un’occasione per potersi conoscere meglio, scambiarsi opinioni e sentirsi parte di un gruppo.
La natura, al contrario di quanto molti pensano, non è sempre uguale, anzi, non esiste realtà più variegata. Gli stessi sentieri dell’Etna sono diversi gli uni dagli altri in quanto presentano caratteristiche differenti.
Il nostro percorso presentava i “pagghiari”, strutture particolari costruite con rami di ginestra e paglia, ricoperte con argilla o fango, per evitare che la pioggia penetri all’interno. I “pagghiari” venivano utilizzati dai pastori che portavano a pascolare le pecore per ripararsi dalla pioggia o rifugiarsi la notte. Questi vengono ancora oggi usati dagli escursionisti.
Molto interessanti sono le curiosità sulle piante, che pian piano padre Stefano ci racconta. Ieri, ad esempio, abbiamo imparato che le ginestre sono le prime piante a radicare su una colata lavica e che il pungitopo, pianta che facilmente cresce nei nostri sottoboschi, porta questo nome proprio perché un tempo, oltre ad essere usata per addobbare ‘a cona’ nel periodo natalizio, veniva usata per ricoprire le gambe dei tavoli utilizzati per il consumo dei pasti al fine di evitare che i topi ci salissero sopra.
Grazie alle escursioni comprendiamo la vera importanza del Creato ed impariamo a prendercene cura. Lo scopo dell’Oratorio è, infatti, quello di formare i cuori dei bambini e dei ragazzi che lo frequentano, sensibilizzandoli alla fede in Dio ed anche all’amore verso la natura. I cuori dei giovani e dei bambini sono come dei campi fertili che, se curati, nel tempo potranno dare tanti frutti.