I profughi in fuga dall’Ucraina nei primi 10 giorni di guerra sono già oltre 1,5 milioni, e le previsioni delle agenzie ONU parlano di un possibile numero complessivo di 4-5 milioni di profughi nelle prossime settimane. Finora il 53,7% di essi si è diretto in Polonia, il 12% in Ungheria, l’8.5% in Moldavia e notevoli flussi sono stati segnalati anche verso Slovacchia, Romania, Ungheria, Bielorussia e Russia.
Caritas Italiana è in contatto costante con molte Caritas dei paesi limitrofi e sta cercando di devolvere il proprio supporto economico, tecnico e materiale a favore degli interventi umanitari promossi dalle Caritas di Polonia, Slovacchia, Romania, Moldova, Ungheria, Bulgaria.
A seguire i principali ambiti di intervento delle varie Caritas:
CARITAS POLONIA
Caritas Polonia ha avviato uno stretto coordinamento con il Governo e le sue diocesi locali. Ha inviato a tutte le Caritas europee il primo Appello di Emergenza per la risposta rapida per accogliere e assistere l’enorme quantità di profughi arrivati nel paese. Tra le attività già realizzate e sostenute:
- allestimento delle cosiddette “Tende della speranza” ai valichi di frontiera (già sperimentate nei mesi scorsi in occasione della crisi migratoria con la Bielorussia), in cui è data la possibilità di riposarsi e ricevere soccorso gli arrivati. Ad oggi, cinque di queste “Tende della speranza” sono in uso nelle aree di confine di Przemysl, Zosin, Hrebenne, Lubaczow e Dorohusk.
- Attivazione di 3 punti di distribuzione alimentare nella diocesi di Sandomierska, la quale si è resa disponibile ad accogliere in una prima fase 20 orfani ucraini.
- Caritas Opole ha accolto 213 bambini e assistenti in arrivo dagli orfanotrofi ucraini;
- Le comunità religiose hanno messo a disposizione circa 2000 posti letto e ospiteranno i primi 300 bambini (principalmente con disabilità) arrivati dagli orfanotrofi.
CARITAS MOLDOVA
Oltre 100.000 sono i profughi ucraini già arrivati in Moldavia e centinaia di famiglie continuano ad arrivare ogni giorno e hanno bisogno di generi di prima necessità e di sostegno psico-sociale. Per rispondere a questi bisogni, è stato lanciato un Appello di Emergenza che prevede:
- 1. Servizi di trasporto sicuro per gli Ucraini in attivo
- 2. Messa a disposizione di strutture di accoglienza per gli Ucraina nei 3 centri Caritas a Chisinau, Stefan Voda e Ocnita
- 3. Accesso al cibo (pasti caldi) e all’acqua
- 4. Servizi psico-sociali a supporto delle persone più traumatizzate
CARITAS ROMANIA
La Caritas Romania si è attivata in diverse aree di confine con vari servizi:
- Centro di accoglienza e transito a Siret: il centro è in funzione dal 27 febbraio e offre sistemazione, pasti e altro tipo di supporto per 25 persone al giorno. Accoglie non solo ucraini, ma anche profughi di altre nazionalità in fuga dall’Ucraina (indiani, marocchini, iracheni)
- Trasporto dei profughi da Siret alla stazione dei treni di Suceava.
- Altre 2 centri Caritas nel nord-est della Romania sono stati messi in funzione, per un totale di 110 posti letto. Sono gestiti dalle locali parrocchie e congregazioni religiose
- Altri 2 centri Caritas sono in allestimento e saranno aperti a breve
- Supporto ai rifugiati ucraini che arrivano a Bucarest, con un info-center che offre cibo, trasporto, assistenza, contatti con l’ambasciata ucraina. Un info-center verrà avviato anche al valico di frontiera di Sighetu Marmatiei
- Varie Caritas diocesane rumene hanno avviato raccolte di beni e distribuzioni
CARITAS UNGHERIA
È stata incaricata dalla Conferenza Episcopale Ungherese di coordinare tutti gli interventi caritativi cattolici verso i profughi ucraini. Caritas Ungheria ha già dato assistenza materiale a circa 10.000 profughi al confine, e in collaborazione con le Caritas diocesane di Nyíregyházi e Debrecen, è stato allestito un centro di prima accoglienza con una quindicina di operatori e numerosi volontari.
CARITAS SLOVACCHIA
Finora sono circa 70.000 le persone che hanno attraversato il confine. Attualmente sono 4 le Caritas diocesane slovacche al confine, mentre il Segretariato nazionale cerca di coordinare e sistematizzare azioni e sostegno. Molti volontari locali sono attivi e Caritas gestisce attualmente 2 magazzini (già pieni) – per cui raccomanda di non inviare donazioni in natura. Al momento la Caritas è sul campo per completare l’analisi dei bisogni.
CARITAS BULGARIA
Sta monitorando la situazione degli arrivi nel paese e ha preallertato le sue Caritas diocesane di Ruse, Sofia e Plovdiv per l’eventuale supporto umanitario e l’accoglienza. Nel paese sono segnalati oltre 10.000 ucraini arrivati a partire dal 24 febbraio.
CODICE IBAN
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