IL MESSAGGIO DI DON ORAZIO BARBARINO, ARCIPRETE PARROCO
RESTIAMO UNITI ALLE RADICI ALLA CULTURA, ALLA BELLEZZA, ALLA NOSTRA STORIA. VIVA LA PACE, VIVA LA NOSTRA CITTÀ, VIVA SANT’EGIDIO ABATE. NUOVAMENTE GRAZIE A TUTTI.
Dopo l’avvenuta celebrazione della MARCIA – PREGHIERA PER LA PACE IN UCRAINA alla quale la Comunità tutta di Linguaglossa ha preso parte, sento la mia personale necessità di ringraziare tutti i partecipanti per la sensibilità dimostrata a sostegno di questa nostra iniziativa.
Colgo, infatti, in questo evento, un’impronta viva della nostra maturità democratica e del radicamento alle radici cristiane dei linguaglossesi nel segno del patrono Sant ‘Egidio Abate, santo ausiliatore europeo che in questi anni abbiamo scoperto e valorizzato attraverso l’opera di ognuno ma soprattutto della gloriosa CONFRATERNITA SANT’EGIDIO ABATE e ultimamente dell’attuale Amministrazione comunale che, in collaborazione con la COMUNITÀ SANT’EGIDIO di Roma, ha portato avanti l’associazione dei Comuni Egidiani in Italia.
L’evento di giorno 3 marzo non è altro che il risultato di tante convergenze, contraddistinte da quella cultura cristiana che alberga dentro di noi, e si è resa possibile grazie alla collaborazione con le scuole di Linguaglossa, con tutte le Forze dell’Ordine e con il prezioso aiuto del Comitato dei festeggiamenti di SANT’EGIDIO, un sentito grazie ancora all’Azione Cattolica ed a tutti coloro che, ognuno con i propri talenti, cantori, musicisti, campanari, ha contribuito a renderla più bella e densa.
Infine, un ricco contributo è stato dato dalla presenza delle figlie della Nazione UCRAINA che, con la loro voce, hanno commosso ciascuno di noi e trasmesso il loro senso di appartenenza alla Patria che oggi soffre. Attraverso di esse abbiamo inteso meglio il senso della manifestazione che non può e non deve essere relegata nella stanza della dimenticanza, ma deve fungere da sprone per divenire una cittadinanza attiva nella nostra Linguaglossa, all’interno della quale dobbiamo sentirci tutti cittadini sovrani per la costruzione di una società più giusta, che sfocia, con le sue idee, nel dialogo costruttivo ed in opere di bellezza e non nella violenza o peggio ancora nella guerra.
Nella vita di tutti i giorni e nella fedeltà quotidiana ai nostri doveri si costruisce la pace e il benessere della nostra Città.
L’ Arciprete Don Orazio Barbarino