La Basilica di San Giacomo (Maria SS.della Catena), in occasione del XXXV Anniversario di elevazione a questo titolo, si è arricchita di due pregevoli tele che raccontano la storia e il culto della Madonna della Catena.
La prima ci narra il fatto storico avvenuto a Palermo nel 1392 della liberazione dei tre innocenti condannati a morte dopo la supplica alla Beata Vergine Maria. Nel quadro sono riprodotti i tre malcapitati, due con le catene spezzate e l’altro in piedi legato, con il volto supplice verso la Celeste Madre. La Vergine viene raffigurata seduta e avvolta da un manto rosso, con la mano benedicente. Il Santo Bambino, dipinto in piedi e già in età fanciullesca, stende la mano e impartisce ordini agli angeli di spezzare le catene ingiuste. La bifora sullo sfondo è quella del Castello di Lauria e il prospetto della Chiesa è la Basilica stessa della Madonna. Il culto della Madonna della Catena, grazie a questo prodigio, arriva a CASTIGLIONE di SICILIA, che con il tempo innalzerà uno degli edifici sacri, a lei dedicati, più grandi e sontuosi della terra di Sicilia. In basso alla tela una prigione nella quale si intravedono due braccia. Questo è il grido di chi ancora giace nel peccato e nel male che attende conversione.
La seconda tela raffigura la “Gloria di Maria Santissima della Catena” nell’atto di spegnere le fiamme provocate dalla lava fuoriuscita dall’Etna nel maggio del 1809 e quasi distruggeva parte del Comune di CASTIGLIONE di SICILIA. Il manto della Madonna, che prende colore rosso proprio dalla lava dell’Etna, quasi si mescola ad essa rendendola innocua e sottomessa alla Divina Volontà.
A sinistra della Vergine viene dipinto San Giacomo Apostolo ( anche lui titolare della Basilica ) e San Giovanni Paolo II, mentre offre alla Vergine Santissima della Catena il prospetto della chiesa che richiama la firma del Decreto Pontificio per elevare l’Edificio Sacro a Basilica Pontificia. A destra il Cannizzo, antica torre-simbolo di Castiglione e sullo sfondo in basso le acque del Fiume Alcantara. I due angeli sorreggono invece lo Stemma della Basilica realizzato nel maggio del 2019.
L’artista, Salvatore Seme di Torre del Greco, ha saputo ben armonizzare colori e figure raccontando storie che non avranno mai fine.
Le opere sono state donate alla Basilica
- dai figli in suffragio dei coniugi Salvatore Conti e Antonina Piazzitta;
- da Mons. Nazareno Di Marco nel 50° Ann. di ordinazione sacerdotale;
- dalla fam. del Geom. Nastasi Salvatore.