MINISTERI DEL LETTORATO E ACCOLITATO E INIZIO AVVENTO
Sabato 27 novembre, ore 18.30, Cattedrale di Acireale
condividi su
Sabato 27 novembre 2021 – ore 18.30, nella Basilica Cattedrale di Acireale – presiede la Celebrazione eucaristica il vescovo Raspanti
La Comunità del Seminario vescovile di Acireale e la Chiesa diocesana gioiscono e ringraziano il Signore per il conferimento dei ministeri del Lettorato e dell’Accolitato a quattro giovani in formazione per l’ordine sacro del diaconato e del presbiterato.
A ricevere il Ministero del Lettorato saranno:
Mattia Scuto, Basilica Cattedrale – Maria Ss. Annunziata – Acireale
Dario Impellizzeri, Basilica San Filippo d’Agira – Aci San Filippo
Antonio Agostini, della parrocchia “Cuore Immacolato di Maria” di Acireale.
La Celebrazione eucaristica, che coincide con l’inizio del periodo di Avvento, sarà presieduta dal vescovo mons. Antonino Raspanti e si svolgerà Sabato 27 novembre 2021, alle ore 18.30 nella Basilica Cattedrale di Acireale .
Accompagniamo il cammino di questi giovani seminaristi, con la preghiera affinché possano vivere responsabilmente, con pienezza e totalità di Spirito i ministeri che la Chiesa per le mani del Vescovo gli conferirà, in vista del sacerdozio ministeriale.
La strada del sacerdozio ministeriale prevede cinque tappe fondamentali nel personale cammino formativo. Ognuna di essa comporta e richiede un attento discernimento personale, aiutato in questo dai formatori, e una scelta libera, matura e senza condizione alcuna. Si inizia con il rito dell’Ammissione tra i candidati all’ordine del diaconato e del presbiterato, si continua con il rito del Lettorato a cui segue il rito dell’Accolitato. Le altre due tappe, che sono i due primi gradi del sacramento dell’Ordine, sono il Diaconato e il Presbiterato.
– Ministero del Lettorato e Accolitato
Non c’è una doppia fisionomia, laicale o clericale, dei ministeri del Lettorato e dell’Accolitato in quanto tali: è diversa invece la prospettiva in cui si colloca, in questi ministeri, chi trova in essi il preciso modo di partecipare alla vita liturgica e apostolica della Chiesa; e di chi invece passa per l’esercizio di questi ministeri nel momento determinante del suo cammino verso il Diaconato e il Presbiterato. I ministeri del Lettorato e dell’Accolitato sono, quindi, permanenti e stabili se esercitati da laici, i quali così assumono un servizio qualificato all’interno della Chiesa. Invece, sono una tappa di preparazione verso il sacerdozio ministeriale se sono accolti ed esercitati da candidati al Diaconato e al Presbiterato.
Gli alunni del seminario, anteriormente alla domanda di ammissione al Lettorato e Accolitato, manifestano questa loro intenzione di ricevere a suo tempo l’Ordine del Diaconato e del Presbiterato al vescovo, il quale con il rito notificherà loro la decisione della Chiesa di sceglierli e di chiamarli quali candidati all’Ordine sacro.
Con il conferimento del ministero del Lettorato, ci ricorda San Paolo VI nella lettera apostolica Ministeria quaedam «è costituito per l’ufficio, a lui proprio, di leggere la parola di Dio nell’assemblea liturgica. Pertanto, nella messa e nelle altre azioni sacre proclami dalla sacra Scrittura le letture (ma non il vangelo), istruisca i fedeli a ricevere degnamente i sacramenti e se necessario potrà curare la preparazione degli altri fedeli, i quali abbiano ricevuto temporaneamente l’incarico di leggere la Sacra Scrittura nelle azioni liturgiche» (Paolo VI – Ministeria quaedam).
Con il conferimento del ministero dell’Accolitato, invece, sempre il documento Ministeria quaedam , spiega che il candidato è «costituito per aiutare il diacono e servire il sacerdote. Pertanto sarà suo compito curare il servizio dell’altare, aiutare il diacono e il sacerdote nelle azioni liturgiche, specialmente nella celebrazione della messa; inoltre, distribuire, come ministro straordinario, la santa comunione tutte le volte che i ministri (ordinari) non vi sono o non possono farlo. L’accolito in circostanze straordinarie potrà anche essere incaricato di esporre pubblicamente la ss. Eucaristia e poi riporla». (Paolo VI – Ministeria quaedam).