IL CONCORSO DI PROGETTAZIONE E’ RIVOLTO AD INGEGNERI ED ARCHITETTI
La Struttura Commissariale, in collaborazione con la Diocesi di Acireale, ha indetto la procedura concorsuale pubblica che prevede l’elaborazione di una proposta progettuale per l’intervento di ristrutturazione e restauro della chiesa Santa Maria del Carmelo di Pennisi (fraz. di Acireale), fortemente compromessa dalla scossa del terremoto do Santo Stefano.
Il terremoto di magnitudo 4.9, che si è verificato in Sicilia nella notte tra il Santo Natale e Santo Stefano del 2018, ha riportato infatti ingenti danni, oltre che sul piano delle strutture anche a livello sociale e comunitario. La chiesa Santa Maria del Carmelo della Parrocchia di Pennisi, oggetto del concorso e simbolo del sisma, è centro principale di aggregazione e coesione della comunità locale acese.
Il Concorso, rivolto ad Architetti ed Ingegneri, è inteso come salvaguardia della costruzione sopravvissuta al sisma, mediante operazioni di consolidamento delle strutture e di conservazione delle superfici decorate e non. Inoltre, visti gli ingenti danni causati dal terremoto, l’intervento comprende necessariamente anche una reintegrazione delle parti crollate ovvero la demolizione parziale delle parti fortemente compromesse sotto il profilo statico e il loro ripristino da interpretare come ricostruzione volumetrica, mediante attenta valutazione del raccordo dei nuovi inserti alle parti rimaste in essere, al fine di preservare la qualità spaziale, gli aspetti formali e l’immagine che qualifica il monumento.
Sarà possibile scaricare la relativa documentazione ed espletare le procedure concorsuali sul sito www.concorsiawn.it/chiesa-carmelo-pennisi.
Gli elaborati di progetto per il primo grado potranno essere inviati, attraverso il sistema automatico, a partire dalle 24.00 del 6 settembre 2021 e dovranno pervenire entro e non oltre le ore 12.00 del 05/10/2021.
Ing. Rosario Arcidiacono, RUP dell’intervento, fautore dell’iniziativa del Concorso di Progettazione, dichiara: “Credo fortemente che l’intervento post sisma sulla Chiesa di Pennisi possa diventare un modello per la ricostruzione di edifici storici a rilevanza pubblica. Si è scelto di intraprendere la strada del Concorso di Progettazione, al posto delle tradizionali procedure di affidamento, per dare spazio alle diverse sensibilità progettuali e fra queste cercare di scegliere la migliore proposta. Inoltre il percorso intrapreso, ha portato e porterà ad un dibattito socio-culturale con al centro il recupero di un edificio storico l’inserimento in esso di nuovi elementi architettonici; nell’ottica della ricerca di una sintesi fra il “vecchio” e il nuovo. Certamente una sfida, che ci auguriamo possa dare presto i suoi frutti.”
Mons. Antonino Raspanti, vescovo della diocesi di Acireale, tra i primi presenti all’alba nel giorno del terremoto ed in prima linea per la ricostruzione, afferma: “Oggi, passeggiando nella zona acese, numerosi sono i cantieri della ricostruzione aperti, grazie anche ai contributi 8xmille della CEI. Il concorso pubblico è segno di conforto e speranza che la ricostruzione partirà anche per la chiesa di Pennisi, riferimento di una comunità, con forza colpita, che ha perso anche casa e lavoro. Si auspica che tutto presto possa tornare alla normalità”.
Restituire, quindi, questo luogo alla sua funzione di esercizio del culto e di aggregazione richiede una riflessione attenta nel rispetto della sua storia, del contesto urbano e paesaggistico in cui è collocato e, prima fra tutte, della comunità a cui appartiene.
Don Angelo Milone, responsabile dell’Ufficio per i Beni Cultural Ecclesiastici e l’Edilizia di Culto, felice per l’iniziativa, infatti sostiene: “Fino ad oggi è stato svolto un lavoro preparatorio impegnativo e del tutto innovativo per la nostra comunità. Adesso rimettiamo tutto nelle mani dei numerosi professionisti che ci auguriamo vorranno aderire all’iniziativa. Con l’aiuto dello Spirito Santo sono certo che la Commissione Giudicatrice sceglierà la proposta progettuale migliore per la chiesa di Pennisi e per la sua comunità”.
Don Sam Fernandes, parroco della comunità di Pennisi: “Abbiamo il desiderio di riavere la nostra chiesa ed il nostro paese nuovamente al sicuro. Per intercessione di Sant’Emidio si è evitata la perdita delle vite di quanti avrebbero potuto trovarsi in occasione del terremoto nelle abitazioni o nell’edificio di culto. Gli interventi di miglioramento sono stati previsti. Occorre applicarli”.
Infine, il Dr. Salvatore Scalia, commissario straordinario della ricostruzione, sulla stessa lunghezza d’onda del vescovo, asserisce: “Sarà attorno l’edificio di culto di Pennisi, cuore e centro del paese, che si avvierà prontamente la ricostruzione post-sisma. La Struttura Commissariale ha anche l’obiettivo di rendere partecipi i cittadini delle zone terremotate di notizie utili per la presentazione delle istanze di contributo per la ricostruzione anche degli edifici privati e attività produttive. Il commissario ringrazia per la collaborazione altresì le parrocchie site nei Comuni maggiormente danneggiati dal sisma perché consentono, attraverso i comunicati resi dalla struttura stessa, una più ampia diffusione delle notizie, costituendo un servizio reso alla collettività”.