il direttore, don Arturo Grasso
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Domenica 16 maggio c.a., giorno della Solennità dell’Ascensione del Signore, ricorre la 55ma giornata mondiale dedicata alle comunicazioni sociali.
“Vieni e vedi” (Gv1,46). Comunicare incontrando le persone dove e come sono: è il tema che Papa Francesco ha affrontato nel suo messaggio, volendo dare il suo contributo qualificato a coloro che quotidianamente vivono nel “mondo della comunicazione”.
In un appello forte e chiaro, il Papa ha espresso l’urgenza di “venire e vedere, come suggerimento per ogni espressione comunicativa che voglia essere limpida e onesta”. È importante essere mossi dalla curiosità e fare esperienza così da ampliare le proprie conoscenze e poterle raccontare nella realtà dei fatti. “È la verifica più onesta di ogni annuncio” andare, vedere e condividere non tanto per un semplice esame di coscienza ma per il desiderio dell’incontro, che è passaggio obbligato per una sempre maggiore consapevolezza, libertà e responsabilità.
Non basta offrire analisi e ipotesi dal punto di vista economico, sociale e politico nella comunicazione ma “tutti siamo chiamati ad essere testimoni della verità”, riducendo “i rischi di una comunicazione social priva di verifiche”.
L’interconnessione “moltiplica la capacità di racconto e di condivisione”, favorisce la tempestività, ma nasconde anche delle insidie se l’informazione, senza discernimento, non viene riscontrata nella sua veridicità. La buona novella del Vangelo si è diffusa nel mondo grazie a incontri da persona a persona e, auspicando la fine dell’emergenza e l’allentamento graduale delle restrizioni, non dimentichiamo ciò che abbiamo imparato dalla sofferenza della pandemia: il coraggio, la prossimità e l’accortezza. Internet è preziosa occasione di cooperazione e comunicazione tra le persone. Impariamo, quindi, la più grande abilità dell’incontro “live”.
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