IL RICAVATO SARA’ DEVOLUTO ALLA TENDA DI SAN CAMILLO
Mercoledì 3 febbraio, nella Basilica di San Sebastiano di Acireale alle ore 17.30 si terrà la presentazione del testo “In cammino verso la luce” di don Roberto Strano.
Interverranno, oltre l’autore del libro, Fratel Carlo Mangione e don Vittorio Rocca. Il ricavato della vendita del libro sarà devoluto per i lavori di ristrutturazione della casa-famiglia per malati di Aids, “Tenda San Camillo” di Mangano
Il testo propone un breve itinerario che può aiutare a pensare e ad affrontare la morte come esperienza inclusiva rispetto a quella della vita,in sintonia con quanto recita il formulario della Messa, ovvero per “chiedere la grazia della buona morte” (Messale Romano). Il percorso proposto dall’autore si articola come cammino di preghiera in quattro tappe: la preghiera colletta, la preghiera sulle offerte, due prefazi e l’orazione dopo la Comunione, facendo luce sulla vita attraverso il recupero di una “cultura del morire”, già presente nella tradizione siciliana della “festa dei morti”, momento celebrativo della presenza dei defunti piuttosto che di cordoglio per la loro assenza. Il testo accompagna il lettore lungo una visione alternativa della conclusione della vita come evento da celebrare, più che da subire, porta d’ingresso per una vita che continua, più che di uscita definitiva da essa. In questo modo la morte e il pensiero su di essa diventa un’opportunità per imparare a vivere acquisendo, o rafforzando, abilità e atteggiamenti peculiarmente umani come l’attenzione, la sollecitudine, la presenza e il silenzio.[…]
[..] Questo cammino verso la luce è un’occasione per preparare noi stessi,coloro che ci amano e che amiamo alla morte. Il momento del transito è l’ora della verità e del bilancio, che ci chiama alla consapevolezza di chi sa riconoscere per chi e per cosa ha speso epuò ancora decidere di spendere la propria vita in questo mondo. Una tradizione già evocata, come quella vissuta in Sicilia,che prevede che siano i morti a portare i regali ai bambini,suggerisce una visione autenticamente educativa per cui lamorte non è la fine dell’esistenza, bensì l’inizio di una realtà nuova, inedita, che continua a vivere e ad essere presente. La liturgia esprime bene questo nuovo orizzonte,di una morte non come vita tolta o perduta, bensì trasformata!
Dalla Prefazione di Gustavo Adolfo Mejia Gomez – psicologo