Sabato 23 marzo l’Azione Cattolica diocesana ha partecipato con una delegazione della Presidenza e del Consiglio alla manifestazione organizzata da Libera insieme ad altre associazioni cittadine per ricordare le vittime innocenti della mafia.
L’Azione Cattolica diocesana ormai da anni, anche a livello nazionale, collabora con l’associazione Libera ed aver partecipato alla serata, che si è svolta ad Acireale in Piazza Peppino Impastato, è significativo ed importante. Come credenti e come cittadini si è chiamati a stare in mezzo al popolo, di cui tutti ne fanno parte parte, e quindi di vivere gli stessi problemi, le stesse gioie e gli stessi dolori. Il concetto di popolo per Papa Francesco è molto importante infatti ne tratta ampiamente nel capitolo terzo dell’ Evangelii Gaudium, e l’Azione cattolica ha incentrato la sua riflessione proprio su questo tema nei convegni nazionali.
La manifestazione di Libera, conclusa col tradizionale elenco dei più di mille nomi di vittime innocenti della mafia, è stata un’occasione per incontrare persone, per intrecciare relazioni e creare alleanze che sono indispensabili nella nostra città per costruire il bene comune e per rafforzare l’impegno a vivere tutti quei valori che devono caratterizzare l’agire civile.
Ad ogni associazione sono state affidate due vittime da ricordare.
L’Azione Cattolica ha richiamato alla memoria don Pino Puglisi e Marcella di Levrano.
La figura amata e conosciuta del martire siciliano è stata presentata aggiungendo altre P alle TRE che la caratterizzano: Preghiera, Popolo, Pace, Perdono, Parola di Dio, Pane, Profezia, Parrocchia, Padre Nostro…
La giovane Marcella Di Levrano, ragazza pugliese che all’età di soli 26 anni è stata ricordata perchè fu lapidata: fu ripetutamente colpita da un grosso masso fino ad averne il volto sfigurato per aver deciso di cambiare vita. Entrò molto giovane a far parte degli ambienti malavitosi della Sacra Corona Unita e solo dopo la nascita della sua bambina capì che non voleva più far parte di quel mondo nel quale era rimasta prigioniera. Il coraggio di dire basta e di voler raccontare tutto le costò la vita.
Una vittima quasi del tutto sconosciuta, così come tante altre: per questo è importante chiamarle tutte per nome. Infatti, come Don Pino Puglisi e Marcella Di Levrano, non si possono dimenticare le tante vittime innocenti di mafia, perché tutti coloro che non ricordano il passato saranno condannati a ripeterlo.
Anna Maria Cutuli, presidente Azione Cattolica Acireale
Alessia Borrello, equipe Azione Cattolica Giovani