E’ sempre un momento di festa per la Chiesa, quando dei laici si accostano a ministeri come il lettorato e l’accolitato.
Così, sabato 26 gennaio 2019, nella basilica Cattedrale, guidata da don Mario Fresta, S.E., monsignor Antonino Raspanti, vescovo della diocesi di Acireale e vice presidente della CEI, ha conferito il lettorato ai candidati al diaconato permanente Giuseppe Cassisi, della parrocchia Gesù Lavoratore di Giarre, a Santo Concetto Licciardello, della parrocchia Santa Maria dell’Itra in Nunziata, a Giuseppe Pietro Paolo Pennisi della parrocchia Sant’Antonio Abate in Aci Sant’Antonio. Mentre, il ministero dell’accolitato è stato conferito a Salvatore Russo della parrocchia Sant’Antonio Abate in Aci Sant’Antonio e a Salvatore Troianini della parrocchia SS. Alfio, Cirino e Filadelfio in Sant’Alfio.
Grande gioia nelle parole del Vescovo Raspanti: “Il ministero di lettore è un servizio alla Parola di Dio e l’accolitato è un servizio all’Eucarestia e ai sacramenti per il popolo. Il lettorato e l’accolitato sono due tappe importanti verso il diaconato permanente. Questo significa valorizzare i diversi carismi e i doni dello Spirito Santo nel popolo di Dio e così non rimanere ancorati solo ai carismi più visibili come quelli di presbitero o di vescovo. Anche il catechista, il ministro straordinario per l’Eucaristia, gli operatori nello sport e nelle famiglie sono chiamati a offrire il loro servizio. Questi sono doni che ciascuno cerca di offrire agli altri e quindi, favorire, istituire e gioire insieme per il conferimento di questi ministeri dà motivo alla comunità tutta di comprendere che lo Spirito Santo suggerisce a tutti noi di essere generosi attraverso la nostra vita. Abbiamo la possibilità di interrogarci su quali doni abbiamo ricevuto e la consapevolezza del proprio carisma messo a servizio del prossimo ci permette di arricchirci gli uni gli altri. Se ciascuno ascoltasse la Parola di Dio e si mettesse a disposizione, allora la comunità cristiana non può che impreziosirsi. Chiunque nella Chiesa può, lentamente, scoprire i doni che il Signore ha dato e metterli istituzionalmente al servizio di tutti, in maniera continuativa e pubblica, conferisce una stabilità alla collettività.”
Rita Caramma
Addetto stampa della diocesi di Acireale