Fuori la banda a scandire la festa in corso, dentro la Cattedrale stracolma di gente in un giorno che ricorda il martirio e, nello specifico, la decapitazione di Santa Venera, patrona della Città di Acireale.
Come ogni anno a rendere omaggio alla Santa, le autorità della Città, su queste il Sindaco, Stefano Alì, che ha consegnato alla Santa le chiavi di Acireale e, poi, i sindaci dei Comuni limitrofi, la Reale Cappella di Santa Venera, il Circolo di Santa Venera.
A concelebrare il solenne pontificale delle 10,30, è stato il vescovo di Caltagirone, monsignor Calogero Peri con a fianco il vescovo della diocesi di Acireale, e vice presidente della CEI, monsignor Antonino Raspanti, il cardinale Mons. Paolo Romeo, i vescovi emeriti Mons. Paolo Urso e Mons. Giuseppe Malandrino, il venerabile capitolo della Cattedrale i capitoli collegiali delle basiliche dei Santi Pietro e Paolo e di san Sebastiano, i parroci della Città, il presbiterio diocesano, gli alunni del Seminario vescovile.
“Siamo stati raggiunti ancora una volta da questo evento di grazia perché ogni anno nostro Signore attraverso i Santi ci guida e ci indica la strada. E Venera continua a costituire un modello – ha dichiarato S.E.R. mons.A. Raspanti – Lei che fu vergine e martire, condizioni che sono entrambi frutti dell’amore. La verginità perché ha sentito di appartenere totalmente a Gesù, scelta che non l ‘ha però estraniata dal mondo: ricordiamo, appunto, le opere di carità con cui si è spesa per il popolo. Perché appartenere totalmente a Cristo non allontana dagli uomini e questo vale ancora per tutte le comunità cristiane e, per noi ad Acireale, significa un maggiore impegno verso il territorio dove dobbiamo dimostrare concretamente, con il nostro lavoro, con l’impegno civile e sociale, la volontà di dare un contributo positivo alla nostra Città. Il martirio significa portare avanti ciò, a qualunque costo, senza tirarsi indietro, senza cedere a compromessi, ma farlo sempre con coscienza e con l’intento preciso di non distaccarsi mai dalla verità e dalla giustizia.”
Ha animato la liturgia, la Cappella musicale del Duomo, diretta dal M° Rosanna Furnari.
Rita Caramma