Martedì 27 marzo alle ore 20.00, nella chiesa Santa Maria delle Neve in Acireale (Presepe Settecentesco detto “A Rutta”, come usa identificare il presepe la cittadinanza) , ospiterà l’evento intitolato “Gaspare, il dono della mirra e un misterioso piano divino”, in cui il nostro vescovo S.E.R. mons. Antonino Raspanti tratterà i temi di Natività e Passione.
Si tratta di una delle occasioni previste dal calendario stilato dall’organizzazione fino al 30 giugno, che può essere arricchito da richieste provenienti da altri enti o gruppi interessati.
Alla pagina Facebook del Presepe Settecentesco di Acireale è possibile trovare tutte le informazioni utili.
Altre informazioni utili
Il Presepe Settecentesco presente all’interno della chiesetta dedicata alla Madonna della Neve, più conosciuta come “Chiesa della Grotta”,si apre alla fruizione della cittadinanza e della diocesi di Acireale in maniera permanente, candidandosi ad ospitare con costanza occasioni culturali e offrendo così uno scenario suggestivo unico nel suo genere, sul piano artistico e identitario per tutto il territorio.
Una risorsa talvolta colpevolmente sottovalutata nonostante il suo insindacabile pregio, sita lungo la strada che da Acireale scende vero le frazioni a mare. Simbolo di vita e accoglienza, connotati dello spirito del Natale reso così “permamente”, il Presepe è composto da statue di pastori a grandezza naturale frutto di fine artigianato, impreziosite da una location unica nel suo genere.Uno spazio nel cuore del territorio acese che ogni realtà interessata alla promozione di eventi culturali potrà prendere in considerazione per fruizione e utilizzo, in particolare per occasioni come le “Giornate della cultura”.
Grazie in particolare all’impegno organizzativo di Paola Riccioli e Giuliana Pistarà, già dallo scorso novembre il Presepe settecentesco ha iniziato a programmare un’apertura permanente atta a recuperare alla città questo prezioso bene: un’idea apprezzata e condivisa già dal vescovo,S.E.R. mons. Antonino Raspanti, dal nuovo direttore dell’ufficio per la pastorale della cultura, Mario Agostino, e dal parroco della parrocchia coinvolta di Santa Maria La Scala, don Francesco Mazzoli, sollecitato e resosi disponibile per la promozione della causa, per la quale è necessaria la collaborazione di associazioni e volontari che vogliano contribuire a rendere duratura l’apertura permanente del Presepe.
Oltre a quest’ultima, la scommessa da vincere per tutta la cittadinanza, nei confronti del suo storico Presepe, riguarda la possibilità finanziaria che consenta di procedere al completo restauro dei pastori. In questo senso, la stessa calendarizzazione di eventi e la fruizione presso questo prezioso spazio possono contribuire a riscattare questo tesoro tipico del territorio acese. Già una dozzina di eventi ed il contributo gratuito in termini lavoro offerto da molteplici artisti hanno concorso a dare una spinta iniziale alla sfida di valorizzazione e recupero di questo capolavoro dei maestri-artigiani della cera.