La chiesa parrocchiale “Maria SS. Immacolata”, sita in Dagala del Re, frazione di Santa Venerina, necessita di lavori di risanamento e ristrutturazione poiché, a seguito del sisma del 26 dicembre del 2018, si sono registrate lesioni che hanno provocato scollamento fra il prospetto ed il corpo della chiesa.
La ricostruzione post-terremoto degli edifici di culto è un percorso importante teso a ristabilire le relazioni nelle comunità colpite dal disastro sismico. In tal senso, con un progetto redatto da professionisti incaricati, venerdì 21 maggio 2021, negli uffici della Curia diocesana, don Santo Leonardi, parroco di “Maria SS. Immacolata”, alla presenza di mons. Giovanni Mammino, vicario generale e di don Angelo Milone, direttore dell’ufficio Beni Culturali Ecclesiastici, ha stipulato il contratto con la ditta esecutrice dei lavori, che saranno ultimati entro l’anno in corso.
Con progetto esecutivo i professionisti incaricati hanno previsto il risanamento della struttura, attraverso diverse tipologie di lavori, per una spesa complessiva di € 150.000,00.
L’opera è finanziata per il 70% dalla Conferenza Episcopale Italiana con il contributo 8×1000 alla Chiesa Cattolica ed il restante 30% dalla parrocchia, attraverso una raccolta fondi per la specifica spesa. I lavori da eseguire sono stati autorizzati dal Comune di Santa Venerina, dal Genio civile di Catania, dalla Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Catania e dalla diocesi di Acireale.
Parole di soddisfazione del parroco don Santo Leonardi: “Ringraziamo il vescovo mons. Antonino Raspanti e gli uffici di curia per l’impegno e l’attenzione avuti per la comunità di Dagala del Re. Per tre anni, a causa del terremoto, siamo stati privati della nostra chiesa. Abbiamo avvertito la sofferenza dovuta all’impossibilità di radunarci; siamo contenti che finalmente ci siano dei risvolti positivi e ci auguriamo che, nel contesto del centenario dall’erezione canonica a parrocchia della nostra comunità, possiamo riunirci nuovamente nella nostra chiesa, che per noi è la nostra casa.”