L’8xMille ha finanziato il restauro ma la comunità parrocchiale dovrà partecipare con la somma di 30.000 euro. Il parroco don Angelo Milone: “La chiesa torni presto ad essere luogo di incontro”.
Incastonata nel centro storico della Città di Aci Sant’Antonio, si erge la settecentesca chiesa di “San Michele Arcangelo”, gioiello artistico che custodisce tele di notevole pregio, altari in marmo policromo e sede della storica Arciconfraternita del Santissimo Sacramento. In seguito al sisma del 26 dicembre 2018, come è avvenuto per tanti altri edifici privati, pubblici e di culto del territorio, anche questo ha subito gravi danni che non ne hanno permesso la riapertura.
Mons. Antonino Raspanti, vescovo della diocesi di Acireale, nel suo impegno di custodia, recupero e valorizzazione dei beni culturali ecclesiastici , attraverso gli uffici preposti, ha ottenuto sia dei contributi, da parte della Conferenza Episcopale Italiana, per il restauro di numerose chiese della Diocesi danneggiate dal sisma, sia il finanziamento, attraverso la Struttura Commissariale Ricostruzione Area Etnea, per il restauro di altre chiese.
Per la chiesa di San Michele Arcangelo che prevede lavori per un costo totale di € 91.372,00, la C.E.I. con i fondi dell’8xMille sosterrà il 70 % di questa spesa, con un contributo di € 60.582,00; il restante 30 % della spesa, che corrisponde a € 30.790,00, saranno a carico della Comunità parrocchiale, chiamata ad onorare questo gravoso impegno.
Non avendo nè la Parrocchia nè l’Arciconfraternita la disponibilità di tale cifra, “abbiamo bisogno – afferma il Sig. Giuseppe Contarino, Governatore dell’Arciconfraternita – della collaborazione di tutti coloro che volessero unirsi alla nostra causa, partecipando con un aiuto economico”.
“Comprendo – dichiara il parroco don Angelo Milone – che la crisi pandemica sta provocando gravissimi disagi, anche economici; tuttavia, la riapertura della Chiesa di San Michele Arcangelo sarà motivo di riscatto per tutto il territorio, per le imprese e per tutte le attività economiche, oltre che per la comunità ecclesiale. È una ferita troppo grave continuare a tenere chiusa una chiesa così bella e centrale. Ci auguriamo torni presto ad essere luogo di incontro, arte e preghiera”.
Pertanto, facendo appello a tutte le Istituzioni, Imprese e singoli cittadini, si chiede di sostenere la causa del restauro della chiesa di San Michele Arcangelo con un generoso contributo, o versando direttamente la propria quota sul Conto Corrente intestato a:
ARCIPRETURA PARROCCHIALE SANT’ANTONIO ABATE,
IBAN: IT74X0521683850000001190938, causale “Riapertura chiesa San Michele”, o contattando personalmente il Parroco o il Governatore dell’Arciconfraternita del Santissimo Sacramento, Sig. Giuseppe Contarino.